Torre del Greco. Il Centro Sociale per Anziani nell'ex mercato di in viale Sardegna. Si inaugura il 21 gennaio.

651ff155-c64b-4676-b66c-675a4b91f30f.jpgSarà inaugurato lunedì 21 gennaio il nuovo Centro Sociale per gli anziani a Torre del Greco che sarà allestito nell’ex mercato ortofrutticolo di viale Sardegna. La decisione del sindaco Giovanni Palomba, su sollecitazione del consigliere comunale Carmen Pomposo che da giugno dell’anno scorso sta seguendo le sorti della struttura, è arrivata dopo una lunga serie di consultazioni, sopralluoghi e incontri tra tecnici e politici: per diversi mesi l’assessore Anna Pizzo ha lavorato all’ipotesi di destinare al Centro sociale, alcuni locali dell’ex Orfanatrofio della Santissima Trinità.

20181112_113751.jpgUna idea che è naufragata proprio nelle ultime settimane per una serie di vincoli che hanno impedito ai dirigenti di completare gli atti burocratici. Così, nonostante la concreta volontà del sindaco Palomba e dell’assessore Pizzo di portare gli anziani nella

Carmen Pomposo
Carmen Pomposo

struttura di largo Annunciazione, è stato necessario trovare un’alternativa.

“Per qualche giorno”, spiega Carmen Pomposo, “abbiamo anche pensato di attrezzare il Centro Sociale nell’ex palestra Gil. Poi il sindaco Palomba ha ipotizzato la soluzione dell’ex mercato ortofrutticolo e tutti sono stati d’accordo. Anzi, sono stati proprio i responsabili del Centro a scegliere i locali di viale Sardegna rinunciando alla palestra di via Vittorio Veneto”.

Da lunedì, dunque, gli anziani che oggi, grazie ad una convenzione tra il Comune e il Ricovero della Provvidenza, frequentano tre volte a settimana i locali della casa di riposo di via Purgatorio, da lunedì 21 gennaio avranno la possibilità di andare tutti i giorni, dalle 16 alle 20, nell’edificio di viale Sardegna.

“Una soluzione”, conclude Carmen Pomposo, “che farà risparmiare alle casse comunali, circa mille e quattrocento euro al mese”.

 

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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