La storia della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in un libro di Ernesto Pinto e Giuseppe Maddaloni
Sarà presentato domani, 14 giugno, alle 19, nella basilica pontificia di Santa Croce, il libro che indaga e ricostruisce la storia di uno dei luoghi di culto più antichi e importanti della città: Santa Maria di Costantinopoli. La cappella dei marinai di Torre del Greco, di Giuseppe Maddaloni ed Ernesto Pinto, edito dalla “Dante & Descartes”.
Chiesa simbolo, legata a doppio filo alle vicende della marineria torrese e in modo particolare al Pio Monte dei Marinai – istituzione di mutuo soccorso fondata nel 1615 che accorpava marinai, pescatori e armatori di feluche – Santa Maria di Costantinopoli è stata fondata agli inizi Cinquecento e posta sotto il patrocinio dei principi di Stigliano un secolo dopo. Ricostruita dopo la peste del 1656 divenne la chiesa più ricca della città sotto l’azione lungimirante dei marinai di Torre del Greco. La struttura si arricchì, negli anni, di stucchi, dorature, marmi commessi, preziose argenterie e raffinati parati sacri. Un patrimonio di tutto rispetto, in parte ancora conservato, che gli autori del libro – Maddaloni e Pinto -, sono riusciti a ricostruire attraverso una pluralità di fonti, esaltate anche grazie alle fotografie di Mimmo Torrese, professionista di lunga e riconosciuta esperienza.
Giuseppe Maddaloni ed Ernesto Pinto, esperti conoscitori della storia locale e già autori di alcune pubblicazioni riguardanti il patrimonio storico artistico di Torre del Greco, prima di scrivere e pubblicare il librp, hanno consultato diverse fonti conservate tra l’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio Storico del Banco di Napoli, il diocesano e l’Archivio della Basilica di Santa Croce.
«Il nostro lavoro – spiegano gli autori – mette un punto fermo sulla storia di uno dei monumenti più importanti e significativi della città. Speriamo sia di sprono per il recupero completo della chiesa e di tutte le sue opere interne: molti arredi della chiesa necessiterebbero di restauri urgenti e magari di essere trasferiti in un museo. Pensiamo al patrimonio tessile pubblicato per la prima volta, agli argenti e alle opere lignee della chiesa”, aggiungono Maddaloni e Pinto, “un patrimonio che, grazie alla ricerca archivistica, riceve finalmente l’importanza che merita”.
Durante la presentazione del libro, saranno riconsegnati alla collettività due dei quattro preziosi paliotti d’altare risalenti al XVII secolo, trafugati dalla chiesa e ritrovati in Sicilia grazie all’azione dei carabinieri Tutela patrimonio artistico e culturale.
Oltre agli autori, interverranno don Giosuè Lombardo, parroco della basilica di Santa Croce; Imma Ascione, già direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli; il tenente colonnello Gianluigi Marmora, il capitano Massimiliano Croce, il capitano Andrea Leacche, comandante della Compagnia carabinieri di Torre del Greco. Modera Antonio Ferrara, giornalista di Repubblica Napoli.