Don Roberto Filippini con l’avvocato Mario Acquarulo

Scarcerato il sacerdote del don Orione di Ercolano arrestato a dicembre

Don Roberto Gerolamo Filippini è accusato di avere avuto rapporti sessuali con un disabile quarantenne

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Don Roberto Filippini con l’avvocato Mario Acquarulo

Scarcerato, dopo quattro mesi trascorsi in cella a Poggioreale, il sacerdote del don Orione di Ercolano, accusato dalla Procura di Napoli di avere avuto rapporti sessuali con un disabile mentale, quarantenne, ospite della struttura di cui è stato vicedirettore fino al 2017. Don Roberto Filippini, che continua a professarsi innocente e a respingere tutte le accuse, ha ottenuto gli arresti domiciliari mentre va avanti l’inchiesta del pm Giuseppe Tittaferrante coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone.

Un’indagine complessa che dal giorno dell’arresto del prete – il 17 dicembre 2019 – non si è mai fermata: a febbraio scorso è stato iscritto nel registro degli indagati per false dichiarazioni rese al pubblico ministero, anche il direttore della provincia religiosa Madre della Divina Provvidenza. Si tratta di un superiore della Congregazione di cui fa parte don Filippini. Il religioso, ascoltato dal pm subito dopo l’arresto di padre Roberto, aveva assicurato che il trasferimento del sacerdote, nel 2017, da Ercolano a Mestre, era maturato nell’ambito di un normale avvicendamento.

Intanto gli avvocati di padre Roberto Gerolamo Filippini, confermano la notizia della scarcerazione ma continuano a mantenere il più stretto riserbo sulla posizione del loro assistito, alzando un muro a protezione del sacerdote di cui al momento si sa solo che è rientrato a casa. Mario Acquarulo (nella foto in alto) e la collega del foro di Milano, Licia Gianfaldone, fanno solo sapere che “don Roberto sta bene ed sereno anche se molto provato fisicamente e moralmente”.

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Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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