Romina Stilo aderisce a Forza Italia e Luigi Mele chiude la porta: “Per me non esiste”.
Che i rapporti tra i due fossero incandescenti, era già chiaro da tempo. Ma da quando Romina Stilo ha aderito a Forza Italia, ufficializzando la sua scelta con un annuncio in Consiglio comunale, il capogruppo azzurro, Luigi Mele, ha deciso di uscire allo scoperto e strappare anche il velo delle apparenze.
“Per me è come se non esistesse”, attacca l’ex candidato a sindaco di Forza Italia, Luigi Mele. “Per questo non ho intenzione di assegnarle ruoli nelle commissioni consiliari: può continuare a stare dove fino ad oggi è stata”.
Una posizione estrema che, a quanto pare, affonda le radici in vecchie divergenze e soprattutto nella scelta di Romina Stilo di correre a sindaco alle elezioni del 2018, contrastando proprio la candidatura di Mele.
“Non esistono i presupposti per fare gruppo. Non ci siamo mai intesi, non vedo perché dovremmo diventare alleati proprio adesso”, conclude Mele che starebbe maturando l’idea di passare alla Lega.
Un atteggiamento di chiusura completa che non lascia margini di manovre per un dialogo futuro. A quanto pare, Luigi Mele non si è piegato neppure di fronte al neo commissario territoriale Dario Colombo né al coordinatore regionale di Forza Italia, Antonio Pentangelo che hanno provato prima con le buone e poi d’imperio a ufficializzare l’adesione di Romina Stilo al partito di Silvio Berlusconi.
“A Luigi Mele”, attacca Romina Stilo, “non devo chiedere niente. Non capisco una tale chiusura mentale che nega qualsiasi confronto: mettere una barriera di questa portata tra lui, me e il partito, non gli giova. Ho sempre fatto politica, ricoprendo incarichi e muovendomi nell’ambito del centrodestra ma senza mai prendere tessere di partito. Oggi ho scelto di aderire formalmente a Forza Italia perché pur essendo simpatizzante di Giorgia Meloni e di Salvini con i quali sento di avere diversi punti in comuni, sono per natura e per pensiero, più moderata. Mi riconosco nell’idea riformista e liberale di Forza Italia e resto a disposizione dei vertici che mi hanno spalancato le porte. Rispetto all’atteggiamento di chiusura di Luigi Mele, saranno il commissario territoriale e il coordinatore regionale a decidere che cosa fare”.