Rischiava l’amputazione: anziano salvato con le cellule staminali all’ospedale Maresca

Torre del Greco, innovativo intervento di chirurgia vascolare eseguito dall’equipe del professore Francesco Pignatelli

ospedale-maresca-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca-e-dintorni
L’equipe che ha eseguito l’intervento con il professore Francesco Pignatelli

Le cellule staminali, l’innovazione e la professionalità dei chirurghi dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, hanno salvato un uomo di ottant’anni che rischiava l’amputazione dei piedi. Un successo che porta la firma del direttore Uoc di Chirurgia generale e responsabile dell’Unità semplice di Chirurgia vascolare – il professore Francesco Pignatelli – e della sua equipe: i chirurghi Giuseppe Santangelo e Assunta Guida; l’infermiera professionale Maria Raiola e l’anestesista Pietro Facciuto. Gli specialisti, per risolvere una arteriopatia cronica ostruttiva con presenza di ulcere molto dolorose agli arti inferiori, hanno eseguito un intervento mininvasivo utilizzando le cellule staminali prelevate dal sangue dello stesso paziente. 

francesco-pignatelli-chirurgo-vascolare-ospedale-maresca-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca
Francesco Pignatelli

“L’anziano che abbiamo operato”, spiega Francesco Pignatelli, “da mesi non riusciva a camminare e a dormire perché il dolore che era diventato insopportabile. Le ulcere non guarivano per il ridotto apporto di sangue e questo, ben presto, avrebbe portato all’amputazione degli arti. Invece, con un intervento di chirurgia vascolare che abbiamo eseguito in anestesia locale e utilizzando le cellule staminali, siamo riusciti a risolvere il problema. Dunque, per la prima volta all’ospedale Maresca, una arteriopatia periferica è stata trattata con il sangue del paziente: dopo il prelievo venoso, il plasma è stato filtrato e di nuovo iniettato lungo il decorso delle arterie ostruite”.

L’arteriopatia periferica rappresenta una delle più frequenti manifestazioni della malattia aterosclerotica: una patologia che colpisce il 12 per cento della popolazione tra 55 e 70 anni. Fumo, diabete, età avanzata, dislipidemia e ipertensione arteriosa sono i fattori di rischio. 

“Non sempre”, aggiunge il professore Francesco Pignatelli, “i pazienti affetti da arteriopatia ostruttiva aterosclerotica degli arti inferiori possono sopportare un intervento tradizionale di chirurgia vascolare. In alcuni casi il tentativo di rivascolarizzazione dà addirittura risultati scoraggianti con un alto rischio di amputazione. Invece, l’impianto nell’arto da trattare di cellule mononucleate ricavate dal sangue periferico del paziente stesso, ha dato ottimi risultati”.

Per l’anziano di Torre del Greco – che già dal giorno successivo all’intervento non ha accusato più dolore – dopo un modesto prelievo di sangue, è stato utilizzato “un sistema a filtrazione selettiva Monocells che  permette di concentrare in modo facile e veloce le cellule staminali da impiantare senza danneggiarle”.

“Poiché il paziente non era vascolarizzabile, abbiamo deciso di procedere con l’impianto attraverso iniezioni intramuscolari”, conclude Pignatelli. “Le cellule staminali sono in grado di indurre la formazione di nuovi vasi e hanno la capacità di ripristinare i corretti flussi sanguigni nel tessuto colpito. Inoltre posseggono anche una forte capacità rigenerativa e accelerano la guarigione di lesioni anche importanti, evitando in molti casi l’amputazione dell’arto. Questa terapia è sicura ed i nostri  risultati preliminari sono molto incoraggianti ed in linea con quelli pubblicati in letteratura”. 

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

Articoli Correlati

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto Protetto