Torre del Greco. Rischia di chiudere il Centro di Salute Mentale. L'Asl vuole trasferire i malati a Ercolano.
Potrebbe chiudere i battenti il Centro di Salute Mentale “Bottazzi”, a Torre del Greco. Uno schiaffo in piena faccia per oltre millequattrocento utenti che ogni giorno si rivolgono agli operatori della struttura di via Guglielmo Marconi per sottoporsi a trattamenti in day hospital o a terapie di gruppo riabilitative e personalizzate. Un danno per i malati e per le loro famiglie che, secondo indiscrezioni, potrebbero essere dirottate in via Roma a Ercolano. A disporre la chiusura dell’Unità Operativa di Torre del Greco, sarebbero stati i vertici dell’Asl Napoli 3, a caccia di nuovi locali da adibire a uffici proprio nell’edificio di via Marconi che oggi ospita le persone con disagi mentali. Così, dopo la residenza per anziani attrezzata in Villa Delle Terrazze e poi trasferita qualche anno fa a Ercolano per presunti lavori di ristrutturazione, adesso il trasloco potrebbe toccare anche ai pazienti del Centro diretto dal dottore Eugenio Nemoianni.
L’ACCUSA DELL’ASSOCIAZIONE IL PIENNOLO
“Si tratta di un progetto scellerato”, attacca l’avvocato Graziella Silvetti, presidente dell’associazione Il Piennolo referente di familiari e pazienti psichiatrici.
“I vertici dell’Asl Napoli 3, hanno deciso di delocalizzare l’Unità Operativa di Salute Mentale del plesso Bottazzi e per questo hanno ordinato ai dirigenti del distretto di Ercolano e Torre del Greco di effettuare un sopralluogo e verificare l’idoneità a ospitare i servizi torresi nei locali del Centro di Salute Mentale di Ercolano. Una vera assurdità perché l’eventuale trasferimento creerebbe notevoli e indicibili disagi e sofferenze a persone malate che, per le patologie di cui sono affette, hanno bisogno di tranquillità, serenità e accoglienza. La nuova e potenziale sede, si trova in una zona periferica e in una strada stretta che può essere raggiunta solo dai residenti”.
Ma la chiusura del Centro allestito al Bottazzi, secondo l’avvocato Silvetti, si scontrerebbe anche con una serie di leggi e regolamenti regionali che impongono di non sradicare dal territorio il presidio per la cura della Salute Mentale.
“La territorialità”, dice Graziella Silvetti, “è un aspetto fondamentale per le famiglie e i degenti che sanno di poter contare su operatori qualificati e attività ricreative e ludiche che danno conforto alle persone che vivono un disagio mentale. Nella struttura di Torre del Greco non vengono garantite solo le cure: esiste un centro diurno che offre a giovani e anziani la possibilità di impegnare le giornate seguendo corsi di piscina, cucito, fotografia, informatica, decupage, arte presepiale, riciclo-disegno, ballo, karaoke e auto-mutuo-aiuto. Se l’Asl trasferisce la Salute Mentale a Ercolano, gli oltre millequattrocento assistiti di Torre del Greco perderebbero tutto in un solo colpo”.
L’APPELLO AL SINDACO
“Non siamo disposti a girarci dall’altra parte”, conclude il presidente dell’associazione Il Piennolo. “È per questo che abbiamo già chiesto ai responsabili dell’Asl un incontro urgente. Vogliamo spiegazioni, ma soprattutto siamo pronti alla battaglia. E il primo al quale chiediamo aiuto è il nuovo sindaco Giovanni Palomba. L’amministrazione comunale faccia la sua parte e scenda al fianco dei malati”.