Rifiuti: guerra tra la consigliera Pomposo e la dirigente del settore Nettezza Urbana
Torre del Greco, accuse reciproche e atti inviati ai magistrati. Intanto i bambini giocano tra i sacchetti abbandonati
È guerra tra la consigliera Carmela Pomposo e la dirigente del settore Igiene, Claudia Sacco. Le signore che si occupano di rifiuti a Torre del Greco, dopo un lungo braccio di ferro durato diversi mesi, hanno deciso di farsi battaglia a suon di carta bollata mentre il sindaco, Giovanni Palomba, continua a rimanere in silenzio evitando di prendere qualsiasi posizione.
La prima a chiamare in causa i magistrati è stata Claudia Sacco. La responsabile del settore Nettezza Urbana, indispettita dall’ennesima nota di contestazione firmata dalla consigliera comunale Carmela Pomposo – infuriata perché la città è sporca – ha messo insieme messaggi, fotografie e “rimproveri” ricevuti quotidianamente dal braccio destro dell’assessore Raffaele Arvonio e ha spedito tutto alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata chiedendo di effettuare “le opportune indagini e la sussistenza di eventuali profili di rilevanza penale di specifici fatti dedotti”.
Parole pesanti che hanno scatenato l’immediata reazione della consigliera Carmela Pomposo che in meno di quarantotto ore, ha messo insieme un corposo fascicolo, si è presentata dai carabinieri e ha consegnato email, messaggi audio inviati con WhatsApp ai responsabili dell’ufficio Dec e fotografie che denunciano le pessime condizioni in cui si trova Torre del Greco.
“I cittadini documentano lo stato in cui versano le strade”, attacca in una nota Carmela Pomposo. “Sarà frutto della loro immaginazione o hanno sbagliato città? È una situazione che non può essere più tollerata con passività. È indispensabile prendere i dovuti provvedimenti”.
Una querelle che è appena cominciata.
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TORRE DEL GRECO ORMAI E UNA CITTA INCONTROLLABILE SENZA CONTROLLI E LA BUTTOL CON I PROGRAMMI DI SPAZZAMENTO E CALENDARIO DEI RIFIUTI MAI RISPETTATI MEGLIO CAMBIARE DITTA UN GRAZIE X GLI OPERATORI PER QUELLO CHE RIESCONO A FARE NO A CHI ORGANIZZA E RESPONSABILE DELLA DEI SERVIZI