Prorogata la didattica a distanza: ancora focolai Covid in tre scuole

Torre del Greco, aumento significativo dei casi di Coronavirus in città

scuola-angioletti-covid-torre-del-greco-mariella-romano-cronacaIl Comune di Torre del Greco ha prorogato fino a lunedì 1 marzo la didattica a distanza per le scuole di ogni ordine e grado e la chiusura degli istituti comprensivi Angioletti, Falcone-Scauda e del plesso Conte. La decisone è arrivata al termine della riunione convocata a Palazzo Baronale dal sindaco Giovanni Palomba con i responsabili sanitari. Al tavolo tecnico hanno partecipato il responsabile dell’Unità di prevenzione collettiva dell’Asl Napoli 3 Sud, Vincenzo Sportiello, il dirigente e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Luisa Sorrentino e Enrico Pensati, dirigente del Centro operativo comunale, Salvatore Visone, e il responsabile della Protezione Civile, Antonio Oculato.

Dall’incontro è emerso che a Torre del Greco persistono le criticità di focolaio epidemico agli istituti comprensivi Angioletti e Falcone-Scauda e che dall’1 al 21 febbraio i contagi in città sono aumentati da 461 a 726. E non solo: sono 158 i casi Covid registrati nella fascia scolare. Un numero che, secondo gli esperti, “continua a essere molto significativo in termini di potenziale ulteriore diffusione del contagio”.

Da qui la decisione di prorogare la didattica a distanza e di chiudere parchi e giardini.

Restano consentite in presenza le attività destinate agli alunni affetti da disturbi dello spettro autistico o diversamente abili, il cui svolgimento in presenza è consentito previa valutazione dell’Istituto scolastico di riferimento.

“Cerchiamo di assicurare in ogni modo possibile, la sicurezza dei nostri ragazzi e la tranquillità delle loro famiglie”, dice il sindaco Giovanni Palomba. “Il momento che stiamo vivendo è certamente complesso, ma stiamo lavorando quotidianamente, sulla base di dati in continuo aggiornamento”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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