Politici, imprenditori e netturbini arrestati nella notte a Torre del Greco: nell'elenco due consiglieri e un ex assessore. I nomi
Politici, imprenditori e netturbini. Coinvolge diverse “figure” l’inchiesta sul voto di scambio partita all’indomani delle elezioni comunali del 2018, che si è conclusa all’alba del 2 aprile 2019 con l’arresto di 14 persone da parte dei carabinieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
Sono finiti agli arresti domiciliari il consigliere comunale Stefano Abilitato, eletto con la lista Il Cittadino (accusato di avere promesso l’assunzione di cinque netturbini attraverso il progetto regionale Garanzia Giovani) e l’ex assessore Simone Onofrio Magliacano; Andreina Vivace e Francesco Sallustio.
Ordinanza di custodia cautelare in carcere, invece, per quattro netturbini: Giovanni e Ciro Massella, (padre e figlio), Giuseppe Mercedulo e Gerardo Ramondo.
Divieto di dimora per il consigliere comunale Ciro Piccirillo, indagato per aver rivelato l’esistenza di un’indagine sulla compravendita di voti; per Domenico Pesce, ex responsabile dell’Unicef Napoli; per Salvatore Loffredo, Giuseppe Sdegno, Gennaro Savastano e Vincenzo Izzo.
“Gli arrestati”, si legge in un comunicato stampa, “sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale, attentati contro i diritti politici del cittadino, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, favoreggiamento, detenzione illegale di armi da sparo comuni e da guerra. Nel corso di indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata i militari dell’Arma hanno scoperto l’esistenza di un sodalizio criminale attivo a Torre del Greco che in occasione delle elezioni amministrative del 2018 aveva acquistato voti in cambio di somme tra i 20 e i 35 euro, o di generi alimentari, o promettendo posti di lavoro previsti da un progetto regionale”.