Offese leghiste, Luigi Mele prende le distanze: “Ma c’è stato atteggiamento camorristico”
“Querelano? E noi che cosa dovremmo fare con tutte le offese che abbiamo ricevuto? Io sono stato il primo a ricevere insulti da parte di chi era lì a manifestare in maniera incivile”.
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Luigi Mele, consigliere comunale eletto con Forza Italia e confluito nella Lega, è furibondo. La protesta di giovedì 10 settembre che ha costretto Matteo Salvini a parlare poco più di 5 minuti sul palco allestito in via Roma e a lasciare Torre del Greco senza visitare le storiche piazzette, sta alimentando polemiche che forse non immaginava. E reagisce con stizza alla decisione, adottata dagli organizzatori della manifestazione di dissenso, di querelare il leghista Max Bastoni, consigliere regionale lombardo, autore di un post offensivo contro i torresi definiti camorristi.
Ingegnere, ma lei che cosa pensa del post di Bastoni?
“Non conosco Bastoni e prendo le distanze da quello che ha scritto. Non è corretto il termine che ha utilizzato: da noi la camorra non esiste più. Purtroppo però l’atteggiamento avuto dai manifestanti – tipico di chi impone che cosa fare e che cosa non fare – può essere equiparato a quello camorristico”.
Ma lei ha provato a telefonare a Max Bastoni per chiedergli spiegazioni sulle cose che ha scritto?
“Non voglio sentirlo e non ho alcun interesse a chiamarlo. Ho fatto presente ai vertici partito che il termine usato non ci appartiene”.
E i responsabili della Lega nazionale che reazione hanno avuto?
“Sono in corso verifiche. Aspettiamo di capire come vorranno intervenire”.
Dunque, si aspetta una reazione?
“Mi aspetto che ci sia comunque una giustificazione ai termini utilizzati, forse in maniera impulsiva, da questo signore. In ogni caso, ritengo che si è sbagliato da entrambe le parti: non è stato usato un bel modo per ricevere il segretario nazionale di un partito che oggi è primo in Italia”.
Ma se i vertici della Lega lasciassero correre, Luigi Mele che cosa farà?
“Credo che una risposta arriverà. In ogni caso io prendo le distanze da questo signore che non conosco”.
Il presidente del Consiglio comunale, Gaetano Frulio, ha chiesto alla Lega di scusarsi. Il suo partito lo farà?
“È una richiesta pretestuosa, considerando che siamo in campagna elettorale e che Frulio appoggia un candidato di un partito diverso dalla Lega. Altri consiglieri di maggioranza hanno pubblicamente dichiarato di non condividere la sua richiesta. Frulio prima di parlare a nome del Consiglio comunale avrebbe dovuto confrontarsi con tutti. Io penso la stessa cosa: si è arrogato di un potere che non gli è stato dato”.
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