Si va al ballottaggio. Sfida diretta tra Luigi Mennella e Ciro Borriello
Torre del Greco al voto il 28 e 29 maggio
È ormai certo. Torre del Greco va al ballottaggio: si torna a votare il 28 e 29 maggio. La quarta città della Campania dovrà scegliere il sindaco tra Luigi Mennella che al primo turno porta a casa quasi 18.764 voti – ben il 46,04 per cento dei consensi – e Ciro Borriello che passa con 17.917 voti e una percentuale che si aggira intorno al 43,96 per cento Dunque, tra il candidato del centrosinistra e quello del centrodestra c’è una distanza di circa mille e cinquecento voti.
Un risultato che spinge l’avvocato Mennella a parlare di “straordinario attestato di stima che premia la bontà della proposta politica della nostra coalizione, a partire dalla mia candidatura alla carica di sindaco. Il nostro”, aggiunge Mennella, “è un responso che va oltre ogni più rosea aspettativa se si tiene conto che, salvo una piccola parentesi di un anno e mezzo, il centrosinistra non amministra Torre del Greco da più di quindici anni. Abbiamo lavorato alacremente e abbiamo battuto palmo a palmo la città, facendo conoscere la nostra proposta di governo cittadino. Proposta che evidentemente è stata apprezzata, visto che abbiamo ottenuto la maggioranza dei voti espressi dai cittadini”.
Soddisfatto anche Ciro Borriello che dice: “Mi aspettavo un risultato diverso, ma sono soddisfatto e pronto ad affrontare il ballottaggio. La sfida è appena iniziata e la partita è tutta da giocare”.
Arriva all’8,62 per cento, invece, la coalizione del Cambiamento guidata da Luigi Caldarola, appoggiata da sei liste civiche. Caldarola ha ottenuto 3.512 voti. Un risultato che, al ballottaggio, potrebbe attribuirgli il ruolo di ago della bilancia. Ma, almeno ufficialmente, Caldarola non sembrerebbe interessato agli apparentamenti né con il centrodestra né con il centrosinistra: “Solo così possiamo portare avanti la nostra rivoluzione”, dice mentre aspetta nel suo comitato i risultati definitivi delle elezioni che si sono svolte il 14 e il 15 maggio.
Non riescono a sfiorare la soglia dell’1 per cento, infine, Eligio Poetini di Potere al Popolo (320 voti 0,79 per cento) e Michele Battiloro della Dc (243 voti 0,60 per cento).