Lite sulla nomina degli scrutatori. Il sindaco chiede aiuto e invia gli atti della commissione elettorale in Prefettura: "Non possiamo perdere tempo".
La nomina degli scrutinatori per le prossime elezioni europee, rompe gli equilibri nella maggioranza. A litigare con il sindaco di Torre del Greco sulle modalità di scelta, è Iolanda Mennella del gruppo Ora, legata politicamente al presidente del consiglio comunale, Felice Gaglione, e supplente di Ciro Piccirillo in commissione elettorale. Alla base dello scontro, ci sarebbe una sola divergenza che venerdì 26 aprile, al termine di una giornata convulsa, ha convinto il primo cittadino, Giovanni Palomba, a inviare i verbali della seduta della commissione elettorale, con le rispettive posizioni dei componenti del Ced, in Prefettura: “Non abbiamo tempo da perdere”, attacca il sindaco. “Abbiamo scadenze da rispettare: entro il 6 maggio bisogna procedere con le nomine. Perciò ho chiesto all’organo prefettizio di indicarci la strada”.
Tutto inizia con un documento nel quale la consigliera Iolanda Mennella chiede di sorteggiare gli scrutatori: un atto ufficiale che sottoscrivono diversi colleghi di maggioranza e opposizione, tra i quali anche l’ex sindaco Valerio Ciavolino, Vincenzo Salerno dei Cinque Stelle, Michele Langella della lista Dai, Luisa Liguoro e Gaetano Frulio di Ci vuole Coraggio. Una posizione che, almeno all’apparenza, non si discosta da quella espressa da gran parte del Consiglio comunale, dal primo cittadino, Giovanni Palomba, e dai rappresentanti della commissione Ced: Alessandra Tabernacolo e Antonio D’Ambrosio. Tutti, infatti, hanno pubblicamente dichiarato di essere favorevole all’ipotesi di estrarre a sorte gli scrutinatori, bocciando la pratica della nomina diretta. Un particolare, però, divide Iolanda Mennella dagli altri. Mentre la consigliera di Ora pretende che l’estrazione diventi una modalità di scelta permanente, in vista anche delle regionali dell’anno prossimo, Giovanni Palomba, Alessandra Tabernacolo e Antonio D’Ambrosio, rifiutano ipoteche sul futuro e bocciano il “per sempre”, riservandosi di valutare volta per volta. Una divergenza che ha trasformato la ratifica di una scelta all’apparenza scontata, in un caso politico.
“Ho chiesto di optare per il sorteggio degli scrutatori per tutta la consiliatura”, dice Iolanda Mennella. “Questo avrebbe evitato che ad ogni tornata elettorale potesse ripresentarsi lo spettro della nomina discrezionale da parte della commissione. Per me è una questione di coerenza e di trasparenza. Ciò che si sceglie oggi si deve scegliere anche alle regionali del prossimo anno e dopo ancora”.
Una posizione drastica che per qualcuno puzza di bruciato, perché potrebbe nascondere la volontà di rompere il tavolo per arrivare comunque alla nomina diretta.
“La mia posizione è limpida”, conclude Iolanda Mennella. “Sono gli altri che devono spiegare perché non accettano vincoli anche per le prossime elezioni”.
“L’atteggiamento della consigliera Iolanda Mennella è pretestuoso” ribatte il sindaco Giovanni Palomba, mentre il capogruppo dei Cinque Stelle, Vincenzo Salerno, attacca: “Da sempre e non da ieri siamo per il sorteggio pubblico e non abbiamo avuto difficoltà a sottoscrivere il documento di Iolanda Mennella. Non vorremmo, però, trovarci di fronte all’ennesimo pretesto di chi vuole nascondersi dietro ad un dito. Tra pochi mesi il sorteggio diventerà un obbligo di legge, dunque, chi davvero lo voleva poteva agire di conseguenza. Invece, per giochi interni alla maggioranza, per l’ennesima volta, stanno tradendo la volontà dei cittadini”.