L’ira dell’assessore sull’assunzione dei netturbini: “Annullate il bando”.
Torre del Greco. Dopo l’opposizione anche la maggioranza contesta la scelta della Buttol
La spazzatura, con i suoi problemi irrisolti, rischia di travolgere Giovanni Palomba e la sua giunta. Alle difficoltà di gestione e allo spettro della magistratura, si aggiungono i malumori della maggioranza. A innescare la miccia, è stata la scelta della Buttol di affidare la selezione per l’assunzione di venticinque netturbini ad una agenzia interinale, ignorando la richiesta del Consiglio comunale di optare per un sorteggio. La decisione della ditta che per prossimi cinque anni si occuperà della gestione rifiuti a Torre del Greco, ha mandato su tutte le furie l’opposizione e adesso anche l’assessore comunale all’Igiene Urbana, Raffaele Arvonio che ha inviato una lettera alla dirigente del settore, Claudia Sacco, per “capire quali siano state le motivazioni che hanno indotto la Buttol a non tenere conto minimamente dell’indirizzo del Consiglio comunale” e al sindaco Giovanni Palomba per sapere “quale posizione intende prendere l’amministrazione”.
Una lettera che dà la misura del malcontento, nella quale l’assessore Arvonio punta l’indice anche contro il vincolo dell’età e l’esperienza pregressa imposte dalla ditta per il reclutamento dei netturbini che dovrebbero avere al massimo 29 anni. Da qui la proposta di annullare la selezione avviata dalla Buttol e valutare la riapertura del bando dando “maggiore pubblicità” all’iniziativa e introducendo “requisiti d’età meno stringenti che non vadano contro la direttiva comunitaria che tutela la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro”.
Ma, a tenere banco, non è solo l’assunzione dei venticinque netturbini. Secondo indiscrezioni, gli alleati del sindaco Giovanni Palomba starebbero contestando una determina con la quale la dirigente del settore Igiene Urbana, Claudia Sacco, chiede di attingere dai fondi fuori bilancio, ulteriori 780mila euro da destinare alla ditta Buttol, già vincitrice di un bando da quarantadue milioni di euro. Un aggravio di spesa necessario, secondo la dirigente, a coprire le spese sostenute tra il 14 giugno e il 5 novembre, quando nel pieno della crisi legata alla chiusura dello Stir di Tufino, i rifiuti sono stati prima stoccati nel sito dei Fratelli Balsamo, in viale Europa, e poi a Tufino. Una richiesta sulla quale, diversi consiglieri di maggioranza e di opposizione, avrebbero già chiesto al sindaco Palomba di fare chiarezza.
1 Comment
salve ho 19 anni e sono disoccupato