Inventano App per trovare parcheggio: alunni del Pantaleo vincono Student Lab regionale

I ragazzi di Torre del Greco andranno a Marcianise per la gara nazionale

student-lab-pantaleo-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca-e-dintorniHanno inventato un’App che potrebbe servire a migliorare la mobilità in città aiutando gli automobilisti a trovare parcheggio, evitando inutili giri e spreco di tempo. Un’idea che ha superato le selezioni regionali, classificandosi al terzo posto in Campania e qualificandosi per il concorso nazionale che si terrà a novembre a Marcianise. Protagonisti di Student Lab, sono gli alunni della IV B AFM dell’istituto Pantaleo di Torre del Greco che nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro hanno partecipato alla competizione delle mini company che realizzano una impresa con business plan, video e presentazione del progetto. Sponsorizzati dalla Dimpark, i ragazzi hanno conquistato il podio mettendo a punto un’applicazione che, attraverso un software collegato ai parcometri e a google, segnala in tempo reale gli stalli liberi delimitati dalle strisce blu in ogni strada con parcheggio a pagamento. 

La gara tra le migliori idee della Campania si è svolta oggi, 29 ottobre, al Centro Commerciale Neapolis. Si sono sfidati gli studenti di ventotto istituti ma solo tre scuole hanno superato la selezione, ottenendo così la chiave d’accesso alle competizioni nazionali. Si sono dunque qualificati: il Liceo Scientifico Garofano di Capua;  il Liceo Artistico Buccini di Marcianise e l’istituto Pantaleo di Torre del Greco diretto dal preside Giuseppe Mingione

student-lab-pantaleo-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca-e-dintorniMattia Dentice, Antonio Russo, Francesco Galante, Francesco Minervino, Francesco Lombardo, Francesca Esposito,  Bartolomeo Palomba D’Alessio, Salvatore Pontillo, Mattia Mario Di Leva e Gianluca De Felice, sono i ragazzi del Pantaleo che hanno inventato l’applicazione e che, a novembre parteciperanno alle gare nazionali che si terranno a Marcianise. 

 

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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