“Il biglietto pagalo a noi”: balordi estorcono denaro ai viaggiatori della Circum.

stazione-circum-torre-del-greco-bande-balordi-mariella-romano-cronaca-e-dintorniSi muovono in gruppo. E come un branco di lupi, agiscono indisturbati perché fanno paura. Intimidiscono i viaggiatori, li minacciano e, fregandosene delle telecamere che li registrano, si sostituiscono alle biglietterie ufficiali: impongono un obolo ai passeggeri e, con modi spicci, li costringono a entrare in stazione attraverso i tornelli che gestiscono come se fossero i padroni. A pagarne le conseguenze, oltre all’azienda, sono sempre i più deboli: sono tanti i turisti spaesati, le persone perbene e gli adolescenti che non sanno come comportarsi di fronte ai balordi che, ormai da tempo, hanno trasformato la stazione della Circumvesuviana di Torre del Greco nel regno dell’illegalità.

Sono tossicodipendenti e sbandati e agiscono con spocchia e prepotenza. Se qualcuno prova a ribellarsi, diventano aggressivi e fanno paura anche ai dipendenti della Circum che, lasciati senza un minimo di sorveglianza, possono fare ben poco contro lo strapotere di queste bande: di pomeriggio anche l’edicolante che solo due settimane fa ha subito un tentativo di rapina, chiude la serranda e l’area ferroviaria diventa terra di nessuno. Così di sera, durante i weekend o nei giorni di festa, la situazione peggiora: sui binari e fuori la stazione, nei giardinetti attigui e in piazza della Repubblica dove il Comune ha installato le telecamere che a quanto pare non sono in funzione, è pericoloso anche camminare da soli.

L’ultimo episodio è accaduto sabato 26 ottobre ad un turista diretto a Sorrento che preferisce conservare l’anonimato. L’uomo racconta: “Mi sono fermato alla biglietteria per acquistare un ticket quando sono stato strattonato da un tizio che, portandomi verso i tornelli usati per l’uscita, mi ha detto: oggi è festa, si passa gratis. Mentre un’altra persona dall’interno manteneva il varco aperto, io sono stato spinto e costretto a passare oltre la barriera. Solo dopo mi hanno chiesto i soldi. Avevo con me attrezzature fotografiche costose e ho avuto molta paura. Per questo non ho reagito e gli ho lasciato gli euro che avevo in mano per l’acquisto del biglietto”.

Una vera estorsione che, a quanto pare, viene sistematicamente imposta a uomini, donne, ragazzi e anziani. 

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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