Gli scontri di piazza in Cile mettono a rischio l’impresa Atacama dell’atleta Tommaso Palo.
I morti, i saccheggi e gli scontri di piazza che in queste ore stanno alimentando le proteste in Cile trasformando Santiago in una città incandescente e poco sicura, mettono a rischio il progetto Atacama. Ma più che Tommaso Palo, sono spaventati e scoraggiati gli amici e i sostenitori dell’atleta, preoccupati per la sua incolumità e per le notizie diramate dalla Farnesina che, ormai da giorni, invita chiunque a muoversi con molta cautela nella capitale cilena. Una situazione in continua evoluzione che potrebbe convincere lo stesso Tommaso a rinviare di qualche settimana la partenza anche perché al momento molti volo da e per Santiago sono stati annullati dalle diverse compagnie aeree.
Un ostacolo che, però, Tommaso spera di aggirare cambiando il programma di viaggio.
“Nelle ultime ore” spiega l’atleta che vive a Cicciano, “mi stanno arrivando molti messaggi dalla Farnesina che invita alla cautela, ma per adesso sono stati annullati i voli fino al giorno 22. Io dovrei partire il 27 ottobre. Se l’aereo è confermato, io parto modificando solo qualche particolare del viaggio: invece di arrivare a San Pedro de Atacama con l’autobus, ci andrò in aereo così evito di uscire dell’aeroporto di Santiago. C’è qualcosa che mi aspetta in Atacama”, conclude Tommaso Palo, “e mi aspetta da quasi due anni. Ormai il mio desiderio è legato a questo incontro”.