Gara di solidarietà per Angelo. Il sindaco Giovanni Palomba in prima linea per salvarlo
Torre del Greco si mobilita per restituire la speranza al bimbo affetto da Sma. L’avvocato Colapietro offre assistenza legale gratuita
Il sindaco di Torre del Greco scende in prima linea per aiutare Angelo De Crescenzo, il bimbo di tre anni affetto da Atrofia Muscolare Spinale. Con lui, anche tanti cittadini, professionisti e politici pronti a dare una mano. Insomma, il grido di aiuto lanciato da Marianna e Gennaro De Crescenzo, che hanno ingaggiato una vera lotta contro il tempo per tentare di salvare il figlio e tutti i bambini malati di Sma che aspettano di essere curati con Zolgensma, non è caduto nel vuoto.
Il primo a interessarsi alla storia di Angelo è stato Giovanni Palomba che il giorno dopo l’articolo pubblicato su questo sito, ha invitato e incontrato a Palazzo Baronale i genitori del piccolo. Il sindaco ha deciso di fare suo l’appello di Gennaro e Marianna e ha lanciato l’idea di creare un team di esperti per portare avanti una battaglia che si annuncia lunga e delicata. Al fianco della famiglia De Crescenzo, anche la consigliera regionale Loredana Raia che ha già portato all’attenzione della commissione sanità e del governatore Vincenzo De Luca il caso del bimbo di Torre del Greco. Darà il suo contributo anche l’ex senatore della Repubblica, Nello Formisano, che nei prossimi giorni presenterà la storia di Angelo al Ministro della Salute, Roberto Speranza, che sta già seguendo le vicissitudini dei malati di SMA.
In trincea scende anche l’avvocato Giuseppe Colapietro che ha deciso di assistere a titolo completamente gratuito non solo Marianna e Gennaro De Crescenzo ma anche gli altri genitori sparsi nel resto d’Italia che stanno lottando per il farmaco negato dall’Aifa. Una battaglia impegnativa che non spaventa il legale esperto in questioni umanitarie e sanitarie, che spera di restituire presto il sorriso ai tanti bimbi che, per questa malattia genetica degenerativa, non hanno una lunga prospettiva di vita.
Angelo De Crescenzo ha tre anni e, al momento, viene curato con una terapia di mantenimento a base di proteine: ogni tre mesi gli viene praticata una infusione, molto invasiva e dolorosa, che rallenta ma non guarisce la progressiva degenerazione dei muscoli. Angelo non è in grado di mantenersi in piedi né di mangiare da solo; ha difficoltà a deglutire cibo solido ed è incapace di eseguire qualsiasi movimento che coinvolga i muscoli del corpo. Il farmaco che potrebbe consentirgli di rimettersi in piedi e salvargli la vita, si chiama Zolgensma e costa circa due milioni di euro. Viene utilizzato in Europa e nel resto del mondo senza limitazioni di età o di peso. Non accade così in Italia dove l’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, autorizza le infusioni solo ai bimbi che hanno massimo sei mesi. Un vincolo che rischia di condannare a morte Angelo e tanti altri bambini come lui.