Ermergenza rifiuti a Torre del Greco. Romina Stilo risponde al sindaco: "Abbia il coraggio di assumersi le responsabilità del cambiamento".
“È deprimente sentire che il sindaco Giovanni Palomba si lamenta di ciò che ben conosceva ancor prima della sua campagna elettorale”.
L’ex vicesindaco Romina Stilo, braccio destro di Ciro Borriello, risponde a muso duro allo sconforto esternato dal sindaco Giovanni Palomba nell’intervista pubblicata su questo blog il primo agosto, nella quale il primo cittadino ha detto che Torre del Greco “è stata condannata a tenersi tre cose: le indecenti isole ecologiche; la ditta Gema che non riesce a svolgere bene il servizio di raccolta; e i cumuli di spazzatura dovunque”.
Romina Stilo, oggi consigliere all’opposizione, in una lunga lettera che pubblico integralmente, attacca senza mezze misure Giovanni Palomba e scrive: “Lei, politico ventennale, è colpevole, come tanti altri, del crollo in cui è ricaduta la nostra città. Abbiamo toccato un punto bassissimo in termini di raccolta differenziata. E i risultati di tale sfacelo sono sotto gli occhi di tutti: cumuli di rifiuti maleodoranti, non raccolti per giorni, strade non spazzate, cestini sempre stracolmi. In generale, il quadro igienico cittadino è preoccupante. Non si possono dare le colpe solo al “sistema” Nettezza Urbana: dietro questo crollo c’è l’incapacità di gestire la cosa pubblica palesato negli ultimi tempi. L’emergenza rifiuti è figlia di una politica scellerata sempre presente: è figlia della gestione regionale di Antonio Bassolino; è figlia di chi ha guidato la città per anni senza mai avviare la raccolta differenziata ed è figlia di chi, come Lei, questa città l’ha amministrata da decenni, forte anche di un’eredità familiare. Così, ben vengano le isole ecologiche su un territorio così vasto, ben venga la raccolta differenziata.
“Sorrido alle sue esternazioni. In tutta la sua campagna elettorale ha sempre ribadito che Lei avrebbe portato il porta a porta, avrebbe fatto questo, avrebbe fatto quello. Dimenticavo: ha sempre sottolineato il concetto di partire dall’ordinario, che in una città come la nostra diventa straordinario. L’ordinario è avere una città pulita: una città più pulita è una città più efficiente e più appetibile sia per il turismo che per molti imprenditori, pronti a investire.
“Sindaco lo faccia il porta a porta, sono la prima a spronarla a seguire questa strada. Ha sempre fortemente creduto in questo, lo faccia. Non si fermi alle prime difficoltà. Dimostri a tutti noi che tutto ciò è possibile. Sono la prima a voler una città pulita, una città normale. Chi assume questi importanti ruoli istituzionali, deve assumersi anche tutte le responsabilità del caso. Deve spingersi anche dove trova intoppi importanti.
“Davvero esemplare colpevolizzare sempre il passato o dire che il piano industriale è insufficiente. Sembra che voglia sempre rimarcare gli stessi concetti del commissario prefettizio che, a più riprese, colpevolizzava sempre il piano industriale da noi approvato. Facile parlare in questi termini ma il suo agire deve essere teso ad azioni concrete per il benessere delle persone e per la salvaguardia del territorio. E inizi a prendere sue iniziative e a staccarsi da quanto detto da chi era solo uno straniero nella nostra città.
“La cosa triste è che molte persone della sua maggioranza hanno approvato, in Consiglio comunale, all’unanimità, il piano industriale, portato in aula dall’ingegnere Mennella. A proposito anche Lei faceva parte del Consiglio comunale, perché non si è opposto, non ha valutato tale piano insufficiente? Un piano industriale redatto da tecnici, persone capaci di farlo. Un piano industriale che è stato approvato anche dall’ANAC e che è stato al vaglio delle commissioni consiliari per molto tempo. Insomma una giunta approva il piano dopo che è stato analizzato da persone competenti e dopo aver letto i pareri favorevoli dei dirigenti preposti. Pensi che nel piano industriale è previsto anche il lavaggio di molte strade, oltre allo spazzamento, alla raccolta nei siti ecologici tre volte al giorno.
“A proposito di questo, potremmo aprire un altro lungo capitolo. Nei dibattiti con tutti i candidati sindaco , ho sempre sottolineato che il piano finanziario non poteva essere modificato perché è un contratto che vincola l’ente e la società per altri 4 anni. Molti di voi parlavano senza essersi sufficientemente documentati. Sono possibili piccole migliorie e piccoli accorgimenti per rendere il servizio più fruibile. Ed è opportuno incidere sui controlli e sullo svolgimento del servizio.
“Lei parla di “guardie giurate”, io penserei di creare delle progettualità per “guardie ambientali”. In ogni caso, qualunque integrazione al contratto, che comporta un aumento di spesa, incide direttamente sulla tassa a carico dei cittadini e non sul bilancio comunale perché il piano finanziario Tari è autofinanziato. In sostanza è una partita di giro: tanto spendo per il servizio, tanto pagano i cittadini con la tassa. Ha detto questo ai cittadini? Non è vero che il piano è insufficiente, è il miglioramento di quello precedente. Se prima la città era pulita, perché non dovrebbe esserlo adesso dove c’è un miglioramento? E vi ricordo che anni fa, quando la città era pulita, avevamo la tassa più bassa della Regione Campania. La verità è che la ditta è inadempiente rispetto al capitolato e non si può stare fermi a guardare. Le cose vanno affrontate, anche in maniera drastica. Le cose possono cambiare solo rimboccandosi le maniche e lavorando alacremente.
“Sono passati circa 40 giorni dal suo insediamento e nulla è cambiato, anzi stiamo peggiorando. Risollevi le sorti della nostra amata città e vinca le avversità. Dica a tutta la sua giunta e alla sua maggioranza, che stanno ancora continuando a giocare, di mettere insieme le forze per cercare di risolvere i problemi che attanagliano la nostra città. E cerchi di recuperare la collaborazione dei cittadini, quell’intesa che ci porti ad essere una città virtuosa. Collaborazione, che non deve essere assolutamente repressione ma neanche tolleranza”.