Due rigattieri trasformavano vico San Vito in una discarica: identificati

Torre del Greco, la polizia municipale li ha multati.

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II vico San Vito

Rubrica in collaborazione con l’Assessorato all’Igiene Urbana del Comune di Torre del Greco.

Sono due rigattieri gli autori degli sversamenti abusivi in secondo vico San Vito, a Torre del Greco, che hanno trasformato la strada in discarica a cielo aperto. Si tratta di due uomini, identificati e multati dalla polizia municipale, che su commissione di privati, svuotavano gli appartamenti, le cantine e i negozi e, incuranti di qualsiasi legge, scaricavano ogni tipo di rifiuto nella via che collega via Nazionale con via Litoranea.

I controlli con fototrappole, appostamenti e pedinamenti degli agenti municipali, voluti dal sindaco Giovanni Palomba e dall’assessore all’Igiene Urbana, Raffaele Arvonio, hanno consentito di smascherare gli autori dello scempio: uno dei due rigattieri addirittura abitava a pochi metri dal luogo utilizzato per abbandonare i rifiuti. Dall’8 maggio e nel giro di una settimana, l’uomo ha scaricato (a tappe) un divano e i mobili, ormai sfasciati, di una camera da letto.

occhio-al-villano-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca-e-dintorniIl secondo rigattiere, invece, è stato scoperto grazie ad un indizio che lui stesso ha lasciato sul cumulo di spazzatura nei pressi di villa Ercole. La polizia municipale, infatti, è riuscita a risalire all’identità dell’uomo grazie all’insegna di un negozio che era stato svuotato e ristrutturato.

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Raffale Arvonio

“Siamo riusciti a dare un volto agli autori di questa vergogna”, spiega l’assessore Raffaele Arvonio, “anche grazie alla collaborazione delle persone che vivono in zona. Un segnale importantissimo che ci ha consentito di accertare la responsabilità delle persone che sono state identificate e multate”.

Ma i controlli, in questi ultimi giorni, hanno interessato diverse zone di Torre del Greco: in via Montedoro, sono state ritrovate le cassette postali, con tanto di nome, cognome e indirizzo di un condominio di via Gramsci. Tra i rifiuti abbandonati in via Monti di Resina, c’erano addirittura i documenti di una famiglia di Portici.

“Ai cittadini”, conclude Arvonio, “chiediamo di collaborare facendo una cosa molto semplice: per svuotare case e cantine, bisogna chiamare ditte autorizzate e mai affidarsi a persone sprovviste di qualsiasi licenza. Solo così possiamo contribuire a mantenere la città pulita”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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