Demolito il Rumbà Club: era abusivo. La Procura fa abbattere anche l’area picnic
La struttura ricettiva era stata costruita, negli anni Novanta, nel Parco Nazionale del Vesuvio senza autorizzazione. La lunga battaglia del comitato di quartiere
Ruspe in azione a Torre del Greco. Da due giorni, una squadra di operai, su disposizione del Tribunale di Torre Annunziata, sta lavorando, in via Montedoro 45, alla demolizione del Rumbà Club, dell’annesso parco attrezzato per picnic, di uno chalet e di un appartamento in legno in cui vivevano i titolari.
La struttura ricettiva, costruita sul finire degli anni Novanta in una pineta del Parco Nazionale del Vesuvio, era completamente sprovvista di licenza urbanistica. Nonostante ciò, i titolari avevano sistemato giostrine, tavoli, sedie e fuochi per la brace che, dietro pagamento, venivano messi a disposizione di famiglie con bambini, di giovani in comitiva e di turisti. Un’attività commerciale a tutti gli effetti, che non era in regola con le autorizzazioni.
Uno scempio in pieno parco Vesuvio, finito più volte nel mirino del comitato di quartiere Torre Nord e dell’allora presidente Franco Fontanarosa che, affiancato dai diversi legali e sfidando i proprietari, si era battuto per cercare di ripristinare la legalità presentando una serie di denunce alla Procura della Repubblica. Tante anche le segnalazioni arrivate alle forze dell’ordine per schiamazzi notturni: gli abitanti del vicino parco Montedoro, per anni, sono stati assillati da musica ad alto volume fino alle prime luci dell’alba.
Una prima svolta è arrivata nel 2013 con l’arresto del proprietario e la chiusura del Rumbà. I carabinieri, dopo pedinamenti e indagini, avevano accertato che all’interno del club, frequentato di sera da moltissimi giovani, oltre ai drink venivano servite anche sostanze stupefacenti. A smascherare l’attività di spaccio, furono due carabinieri che si finsero clienti: durante il blitz, i militari arrestarono il titolare della struttura, B.N., deceduto da qualche mese.
Due giorni fa, dopo il sequestro dell’area, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha disposto la demolizione di tutti i manufatti in legno e in pietra. Per sgomberare l’area e ripulirla dai detriti, serviranno almeno dieci giorni di lavoro.