“Da papà ho ereditato l’amore per il teatro” L’attrice Gina Perna, figlia del puparo Vittorio, si racconta.
Sono due gli affetti che rendono “viscerale” il legame di Gina Perna con Torre del Greco: il papà Vittorio, puparo tra i più famosi, che le ha regalato la passione per il teatro, e la mamma casalinga che, infischiandosene del perbenismo degli anni Settanta, le ha offerto la possibilità di crescere libera dai pregiudizi e girare i palcoscenici del mondo al fianco di artisti come Mario Merola, con il quale ha iniziato a muovere i primi passi di attrice a New York, quando era ancora una ragazzina.
Ma con la sua città d’origine, Gina Perna, continua a conservare un rapporto profondo: “Vivo quasi ancorata a Torre del Greco”, dice l’artista, protagonista domenica 5 maggio all’Ethnos Club dello spettacolo Polveri Condominiali. “Nonostante gli impegni di lavoro mi portino sempre in giro per il mondo, faccio la spola con Roma, ma quando posso cerco sempre di tornare qui dove trovo i miei fratelli e mio padre Vittorio che, a 90 anni, continua a leggere commedie e testi teatrali senza perdere un colpo”.
Come è iniziata la sua storia d’amore con il palcoscenico?
“Avevo dieci anni quando ho messo piede in teatro per la prima volta. Ed è stato papà a portarmici. Da allora, ho cominciato ad amare il lavoro che faccio ancora oggi”.
La svolta quando è arrivata?
“Nel 1976 con Mario Merola e la sua sceneggiata. Ero ancora ragazzina quando mi ha scritturato per la sua tournée di tre mesi a New York”.
Un impegno pesante, soprattutto per una adolescente che ancora non aveva finito le scuole. Qual è stata la reazione dei suoi genitori di fronte all’offerta del maestro Merola?
“Di massima apertura. Nonostante una mentalità molto diversa da quella di oggi, sia papà che mamma hanno sempre appoggiato me e i miei fratelli che pure hanno fatto una carriera brillantissima nel mondo del cinema e dello spettacolo”.
Dunque da lì è iniziato tutto?
“Sì. Dopo l’esperienza con Merola ho lavorato con tanti artisti, da Arnoldo Tieri ai Maggio, da Tato Russo ai De Filippo”.
Domenica 5 maggio alle 19,30 all’Ethnos Club diretto da Gigi Di Luca, lei torna a recitare a Torre del Greco. Sarà protagonista del monologo Polveri Condominiali di Franco Autiero – regia di Tonino Di Ronza. Il testo racconta il vissuto di un intero condominio attraverso aneddoti amari e grotteschi: Amelia-Amalia si alterna in feroci e lucide considerazioni sull’umanità “vomitando sul pubblico”, come spiega il critico Franco Cuomo, “espressioni in dialetto vernacolare, nella distorta lingua contaminata dal vivere sociale quotidiano, in un microcosmo visionario e noire, assurdo”.
“È un lavoro molto interessante”, conclude Gina Perna, “perché recupera un linguaggio dialettale che forse non esiste più ma che è sempre piaciuto. Io interpreto una donna chiusa in solitudine che non riesce a comunicare con il mondo e a comprendere la realtà nella quale vive”.