Coronavirus, stop al calcio dilettanti fino al 3 aprile
Il calcio dilettantistico si ferma per l’emergenza Coronavirus fino al 3 aprile. Lo ha stabilito il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, riunitosi il 9 marzo in seduta straordinaria, così confermando le indiscrezioni trapelate nelle ultime ore.
“Nel rispetto delle prescrizioni inserite nel dpcm sull’emergenza Covid19”, il Consiglio “ha adottato il provvedimento di sospendere tutte le attività fino al prossimo 3 aprile”. La misura riguarda “l’attività organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti sia a livello nazionale che territoriale”.
Spiega le ragioni del provvedimento – che ha anticipato di qualche ora quello del CONI – il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia: “Come Consiglio Direttivo della LND abbiamo ritenuto che non bastasse fermarsi alle prescrizioni contenute nel D.P.C.M. approvato l’8 marzo ma che bisognasse adottare una decisione coerente con il momento che il Paese sta vivendo. La tutela della salute di tutti coloro che sono impegnati nelle nostre attività, infatti, doveva e deve restare l’obiettivo primario da raggiungere, ma anche il punto di partenza per considerare quale impatto poteva e può avere l’organizzazione delle tante gare che ogni settimana caratterizzano la nostra attività. È un contributo necessario che il mondo del calcio dilettantistico italiano deve dare per superare il momento di difficoltà che sta attraversando la nostra nazione”.
Un atto dovuto, insomma, precisa il numero uno della LND: “In termini numerici, il movimento calcistico dilettantistico rappresenta il più importante momento di coinvolgimento di persone. Il che, inevitabilmente, significherebbe prevedere la partecipazione di medici, ambulanze, forze dell’ordine, che, ci pare di poter affermare, rappresentano risorse, umane e non solo, che in questo particolare momento è opportuno vengano destinate ad altri e più importanti compiti”.
