Il consigliere Salerno sulla questione rifiuti: “I responsabili dello scempio dicano la verità”
Torre del Greco, il pentastellato interviene sull’ipotesi di revoca del contratto alla Buttol chiesta dall’assessore Arvonio
Sulla richiesta di revocare il contratto alla ditta Buttol avanzata dell’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Torre del Greco, Raffaele Arvonio (leggi qui articolo), interviene il consigliere comunale Vincenzo Salerno del Movimento Cinque Stelle.
Siamo felici di apprendere che anche l’assessore all’Igiene Urbana, Raffaele Arvonio abbia preso coscienza che la ditta è inadeguata a svolgere il servizio di raccolta a Torre del Greco. Tuttavia, ci sono alcuni dubbi che dovrebbero essere sciolti e spiegati ai cittadini.
1 – Perché di fronte alle inadempienze non vengono applicate le penali: per il Comune sarebbero strumento immediato ed incontrovertibile per la risoluzione del contratto con la Buttol.
2 – L’assessore dovrebbe spiegarci che cosa ha risposto alla missiva dell’Ato sulle assunzioni di personale fatte in dispregio della normativa regionale. Su questo punto, la commissione consiliare d’inchiesta ha evidenziato una gravissima inadempienza che prevede, ancora una volta, la risoluzione del rapporto di lavoro con la Buttol.
3 – L’amministrazione dovrebbe prendere atto che il piano industriale va rivisto perché fallace e approssimativo in tanti punti.
4 – La mancanza delle isole ecologiche – che sono fondamentali per l’intero sistema rifiuti – non può diventare un alibi per la ditta.
5 – Sventolare come un successo la percentuale di differenziata raggiunta è ridicolo soprattutto quando la città è sommersa di rifiuti.
6 – L’ abolizione degli ecopunti e l’inizio del nuovo sistema di conferimento avrebbero dovuto migliorare le condizioni delle strade. Invece, Torre del Greco è ancora piena di spazzatura e lo spazzamento è inesistente.
7 – Sulla tassa rifiuti andrebbe fatta una disamina specifica: siamo convinti che la mancata formulazione del nuovo piano economico avrà seri e profondi riflessi sull’intera gestione della città perché rappresenta un vincolo troppo pesante per il bilancio comunale.
8 – Il piano industriale non è adeguato alle caratteristiche morfologiche e sociali di Torre del Greco. La ditta non adempie a quanto disciplinato nel bando e l’amministrazione comunale non è in grado di controllare né di porre idonei correttivi alle falle del sistema.
Politicamente è interessante rimarcare anche le dichiarazioni del sindaco, che non rimuove, ma invita alle dimissioni un suo assessore. Una non scelta che si aggiunge al tante altre. Questo gioco di dichiarazioni, tra assessore, sindaco e ditta ci appare come il valzer delle responsabilità al termine del quale sono i cittadini i cattivi di turno. Questo per noi è inaccettabile. Se davvero ci fossero colleghi di maggioranza pronti a dar fine a questa consiliatura, sarebbe un primo passo verso la fine dell’incubo.