Comune inadempiente, la Buttol pensa di rescindere il contratto. Sospesi 9 netturbini
Torre del Greco, è guerra tra la ditta che si occupa della raccolta rifiuti e gli operai
La Buttol sospende nove dipendenti e annuncia la possibilità di procedere alla risoluzione unilaterale del contratto con il Comune di Torre del Greco per inadempienze sui controlli. Nel giorno in cui a Torre del Greco il Consiglio comunale si è riunito per discutere la relazione della commissione d’inchiesta sui rifiuti chiedendo ai magistrati di mettere sotto i riflettori la gestione amministrativa e politica del sistema monnezza, la ditta incaricata della raccolta e dello spazzamento delle strade, mostra i pugni e punta l’indice contro i dipendenti che non farebbero il loro dovere e contro il Comune che sarebbe incapace di garantire il controllo del territorio. Un rimpallo di responsabilità che rischia di provocare l’ennesima paralisi del servizio, con i lavoratori in agitazione che si ribellano all’etichetta di scansafatiche e rivendicano dignità di trattamento e rispetto per il ruolo che svolgono.
“Il problema non è il personale”, attacca Ciro Punzo sindacalista della Fit – Cisl. “Il problema è strutturale perché ci troviamo di fronte ad un sistema che è sbagliato: è stato studiato male e messo in atto in maniera peggiore. Noi siamo la lama del coltello e le sospensioni servono solo a fare pressione sui lavoratori”.
“La Buttol è determinata a conseguire la migliore efficienza del servizio in favore della cittadinanza e dell’amministrazione di Torre del Greco”, spiega in un comunicato la ditta. “L’azienda è impegnata ad espletare il servizio in linea con criteri di assoluta legalità e trasparenza. E in tale quadro, con attenzione, vigila sulle condotte del personale addetto al cantiere, pretendendo diligenza e correttezza, ed intervenendo con provvedimenti disciplinari nei confronti di coloro che assumono comportamenti negligenti, tanto che – anche negli ultimi giorni – un lavoratore è stato licenziato e per altri 9, tra operatori e responsabili del servizio, è stata determinata la sospensione precauzionale, in linea con quanto previsto dal contratto collettivo nazionale. Tra l’altro l’azienda ha denunciato anche un’interruzione di pubblico servizio da parte di alcuni dipendenti destinatari di provvedimento disciplinare. A dimostrazione che la Buttol non si piega al ricatto di pochi. Da tempo ormai si assiste a rallentamenti del servizio, che si sono accentuati in concomitanza della richiesta di tipo economico da parte delle maestranze di un bonus di circa 300 euro al mese in busta paga. Una pretesa che non può essere soddisfatta dall’azienda, in quanto configura un ulteriore costo di circa 40 mila euro mensili, oltre alle indennità per il lavoro notturno, peraltro non previsto da capitolato. Costi che vanno ben oltre l’utile di impresa”.
Nel comunicato la Buttol non perde occasione per puntualizzare che “restano le criticità legate al servizio e in particolare all’abbandono incontrollato di rifiuti indifferenziati, in difformità del calendario di raccolta concordato con l’amministrazione. L’azienda, in tale quadro, ha inviato una relazione dettagliata al Comune, e per conoscenza alle autorità competenti, sollecitando nuovamente un più attento controllo del territorio, indispensabile per la corretta esecuzione del servizio. E’ stata anche sottolineata l’impossibilità di raggiungere, alle condizioni attuali, gli obiettivi prefissati in tema di raccolta differenziata, ancorché dall’attivazione del servizio con modalità porta a porta, in circa tre mesi, la percentuale dei rifiuti differenziati sia passata dal 19% al 50%, percentuale che potrebbe essere ulteriormente migliorata con comportamenti virtuosi da parte di tutti. Con lo stesso documento, la Buttol ha anticipato anche l’ipotesi di addivenire alla risoluzione del contratto per inadempimenti in tema di controllo del territorio da parte della stazione appaltante. Sorprende, altresì, apprendere dalla stampa di un audio in cui un presunto sindacalista, dopo un incontro con l’amministrazione comunale, annuncia che le cose non stanno bene per l’Azienda. Da giorni sui social si leggono continue fake news montate ad arte e che riguarderebbero presunti guai giudiziari dell’azienda. La società ha dato mandato ai propri legali di sporgere querela nei confronti degli autori di tali fake news. In questo contesto”, conclude la Buttol, “occorre ricordare il clima in cui si è proceduto al passaggio di cantiere, allorquando la Buttol ha rifiutato di includere anche taluni dipendenti gravati da precedenti penali. In concomitanza vi è stato il ritrovamento di bottiglie incendiarie nei pressi degli uffici, che in Torre del Greco, ospitavano i vertici dell’azienda e le organizzazioni sindacali. L’azienda, allo scopo di garantire legalità e trasparenza, per l’assunzione di nuovi operatori ha preferito ricorrere a una procedura pubblica affidando la selezione a un’agenzia per il lavoro e procedendo successivamente al sorteggio, tra gli idonei, dinanzi a un notaio”.