Bufera sul nuovo store dei pasticcieri Mennella: “Feriti da tanto risentimento”
Torre del Greco, il sindaco avvia un controllo sulle autorizzazioni. Gli imprenditori rinunciano all’apertura
Doveva essere un’apertura temporanea. Quasi un compra e scappa, con prodotti da forno industriali, impacchettati in fabbrica e messi in vendita in un locale riadattato e attrezzato con le transenne per il rispetto della distanza di sicurezza tra i clienti e i commessi. Almeno nelle intenzioni degli imprenditori Mennella, questo doveva essere il Temponary Store che è “sbucato” in questi giorni al posto dell’Officina della Pizza, in via Vittorio Veneto a Torre del Greco.
Una “sorpresa” che i torresi hanno mal digerito: a scatenare polemiche e malumori, è bastato che l’azienda annunciasse, con un post su Facebook, “l’inaugurazione” del nuovo locale per la mattina di sabato 18 aprile. Apriti cielo: in pochi minuti il post è stato condiviso centinaia di volte accompagnato anche da commenti poco garbati contro gli imprenditori-pasticcieri e contro il sindaco Giovanni Palomba “colpevole”, per il popolo di Facebook, di avere autorizzato il taglio del nastro di una nuova attività in piena emergenza Covid. Un’accusa che il primo cittadino ha rispedito al mittente, annunciando anche l’apertura di una indagine interna al Comune per capire quale è stata procedura adottata dal Suap ed eventuali responsabilità. Più o meno lo stesso concetto ribadito la sera di venerdì 17 aprile quando sul social network si è scatenato l’inferno: “Sono in prima fila per fronteggiare il Covid da oltre 45 giorni”, ha scritto Palomba. “Potevo mai autorizzare l’apertura di un negozio in piena emergenza? Domani (sabato, ndr) nessun negozio verrà inaugurato”.
Ma, a quanto pare, i primi a cambiare idea e a rinunciare all’apertura del Temporary Store sono stati proprio gli imprenditori Mennella che pur avendo tutte le autorizzazioni, per evitare problemi di ordine pubblico, nel pieno della bufera mediatica avrebbero deciso con il legale di fiducia, Antonino Baldinelli, di predisporre gli atti per la chiusura definitiva del nuovo punto vendita. In uno sfogo con i suoi più stretti collaboratori, il maestro pasticciere, Vincenzo Mennella, avrebbe confessato: “Sono addolorato e ferito per quanto è accaduto. Non mi aspettavo tanto risentimento nei nostri confronti”.
Secondo indiscrezioni, l’idea degli imprenditori Mennella sarebbe stata quella di mettere in vendita nel Temporary Store dolci imbustati che vengono prodotti nella loro industria dolciaria e che già sono regolarmente acquistabili on line grazie al codice Ateko 010 che certifica la produzione industriale.