Bruciano rifiuti a pochi metri da Villa Ercole. I residenti: "Respiriamo diossina e nessuno interviene". Il video.
In primo vico San Vito, a pochi metri dalla settecentesca villa Ercole, nei pressi di un bunker in cemento armato usato durante la seconda guerra mondiale, i soliti ignoti arrivano ogni giorno per scaricare materiale non classificato: plastica, pneumatici, bottiglie di vetro, scatole di latta e perfino rifiuti speciali. Non si preoccupano di coprire il volto o nascondere la targa dei furgoncini. Sfacciati, nonostante il cartello avvisi che l’area è videosorvegliata, sapendo di farla franca, scaricano spazzatura a qualsiasi ora del giorno e della notte, favorendo gli accumuli. Una situazione che sta degenerando perché l’immondizia non viene raccolta dalla ditta che dovrebbe espletare il servizio per conto del Comune di Torre del Greco e qualcuno, pensando di ripulire la zona, sistematicamente incendia tutto ciò che viene illegalmente depositato.
“Ci stanno avvelenando”, racconta un residente che per paura di ritorsioni ha scelto di rimanere nell’anonimato. “Abbiamo provato a chiedere aiuto alle autorità competenti ma fino ad oggi i nostri appelli sono caduti nel vuoto. I criminali che abbandonano i rifiuti e coloro che li incendiano hanno le stesse responsabilità. L’aria è appestata: i roghi sono tossici e noi per difenderci possiamo solo vivere barricati in casa. All’amministrazione chiediamo di non abbandonarci”.
Villa Ercole, tra le residenze del tardo settecento più belle di Torre del Greco, si trova proprio a pochi metri dalla discarica abusiva, in vico primo San Vito, dove c’è anche una scuola. Circondata da terreni coltivati a serre, villa Ercole pur essendo di proprietà privata potrebbe rappresentare un pezzo di storia da tutelare. Uno spaccato di memoria e di bellezza, paesaggistica e architettonica, che oggi finisce su di una strada di proprietà comunale, nell’oblio dei rifiuti. Sepolto, cancellato da cumuli di spazzatura che giacciono proprio davanti alla porta di ingresso della dimora settecentesca.
Ma se i residenti sembrano essersi arresi al sudiciume che fa da sfondo alla cartolina, non vogliono invece rassegnarsi alla mano criminale che sistematicamente brucia i rifiuti di ogni genere sprigionando diossina e rendendo l’aria irrespirabile. Succede quasi tutti i giorni. Spesso di notte. E fino ad oggi tutte le richieste di aiuto, sono cadute nel vuoto.