Black-out per otto ore: ansia per una bambina malata. Bloccate le attività della farmacia
Torre del Greco. Protesta dei residenti e dei negozianti
Otto ore senza energia elettrica. Non è bastato l’avviso preventivo dell’azienda che deve eseguire i lavori a fermare la protesta dei commercianti e dei residenti di via Martiri D’Africa, via Beneduce, via Circumvallazione, via degli Emigranti, largo Annunciazione, via del Cammeo, via del Bulino e via dei Bozzellai ai quali è stata tolta la corrente dalle 9,30 alle 17,30 di oggi lunedì 10 febbraio per interventi urgenti. La sospensione del servizio, infatti, sta causando notevoli problemi alle persone con disabilità che hanno necessità di usare l’ascensore per uscire o rientrare nei propri appartamenti o anche solo per usare l’ossigeno e macchinari riabilitativi e salvavita. Come sta capitando a Francesca che abita in via Circumvallazione e vive attaccata ad una macchina che aspira i muchi e non può essere fermata: i generatori acquistati apposta dalla famiglia hanno un’autonomia di sei ore.
Disagi notevoli anche per i negozianti che utilizzano frigoriferi e attrezzature elettroniche. Per questo decine di commercianti hanno organizzato un sit-in di protesta, nei pressi della cabina Enel in manutenzione che si trova in largo Annunciazione.
Ma le ripercussioni maggiori del black-out in atto, stanno pesando sulla farmacia Margiotta che si trova all’angolo tra via Beneduce e via Circumvallazione: “Non si può lasciare per tante ore senza energia elettrica un esercizio come il nostro che eroga anche farmaci salvavita”, attacca la dottoressa Raffaella Margiotta. “Per tarare una bombola di ossigeno serve la corrente. E poi abbiamo orari precisi per passare le richieste all’Asl di farmaci anti tumorali: si tratta di prescrizioni che non possono essere inviate in qualsiasi momento perché vengono inserite in una particolare lista d’attesa e un ritardo allunga di molto i tempi. Ma siamo in ansia anche per la piccola Francesca: è assurdo che i genitori abbiano dovuto acquistare a loro spese un generatore che, peraltro, ha un’autonomia di sei ore e non di otto. Chi sta eseguendo questi lavori, non può scrollarsi di dosso tutte le responsabilità solo perché la popolazione è stata avvisata. Avevamo chiesto di effettuare questi lavori durante la notte”, conclude la dottoressa Margiotta. “Ma anche questa soluzione è stata ignorata. Nessuno ci ha ascoltati e adesso centinaia di persone ne stanno pagando le conseguenze. Una vera assurdità”.