Appello di 150 laureati in medicina: pronti a dare una mano ma la burocrazia ci blocca

Lettera al ministro Speranza e al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca

medici-neo-laureati-campania-mariella-romano-cronacaLa pandemia infuria, i medici scarseggiano e centocinquanta giovani laureati in medicina, pronti a scendere in campo per dare una mano a chi ne ha bisogno, non possono partecipare alle selezioni regionali per la mancata iscrizione all’albo. Una formalità che continua ad essere rinviata perché da mesi non si riesce a rinnovare il Consiglio dell’Ordine. Da qui la decisione dei neo laureati di scrivere al ministro della Salute, Roberto Speranza, al presidente dell’Ordine, Silvestro Scotti e al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Questo il testo integrale: 

A scrivervi sono i neo-medici che proprio in questi giorni stanno conferendo il diploma di laurea abilitante in Medicina e Chirurgia, e che sono pronti ad immergersi nel mondo del lavoro, da noi tanto sognato e per il quale ci siamo sacrificati lungamente e duramente, con tutta la passione e la forza che abbiamo. Nel momento storico in cui viviamo, segnato da una pandemia che ha assunto contorni sanitari, sociali ed economici mai visti prima, le principali risorse umane sono medici ed infermieri che combattono per l’intera popolazione, a volte a costo della propria salute. Per tale motivo, riteniamo vergognoso il voler rimandare l’iscrizione (e il conseguente esercizio alla professione) di circa 150 medici, pronti a fare la loro parte a causa delle convocazioni per il rinnovo delle cariche ordinistiche delle elezioni dell’Ordine dei Medici di Napoli.

Come anche sottolineato dal Presidente della Regione Campania a tutti gli organi di stampa e tv, in Campania c’è una carenza assoluta di personale medico, al punto che si è stati costretti a chiedere aiuto alla Protezione Civile per l’invio di 600 medici. E, a fronte di tale richiesta, si intende lasciare a casa senza far nulla circa 200 validi medici della nostra terra. Inoltre, i mesi di novembre e dicembre saranno segnati dal prevedibile aumento delle altre patologie “stagionali”, prima fra tutte l’influenza, che comporterà un carico di lavoro ancora maggior per i pochi medici attualmente presenti, ed un aggravio delle condizioni generali della sanità campana, il tutto mentre viene negata la possibilità ad altri medici di dare il proprio contributo. Ciò è inconcepibile, sia eticamente che politicamente, dato che bisognerà poi dare spiegazione attraverso gli stessi organi mediatici di questa scelta.

In questa situazione l’ostacolo burocratico legato alle nuove elezioni, non sembra essere una giustificazione sufficiente ad impedire l’abilitazione di tanti nuovi medici. Inoltre, non essendo stata ancora indetta la data delle elezioni, riteniamo che possa essere agilmente trovato un compromesso per permettere a tutti i giovani medici di scendere in campo, con la conseguente immissione sul territorio di preziosissime risorse umane e professionali, utili a supportare il Sistema Sanitario Regionale in questa emergenza.

Decisi e convinti circa la giusta causa della nostra richiesta, ci impegneremo a fondo nel sensibilizzare tutta la categoria e l’opinione pubblica su questo tema, siamo certi di incontrare nella vostra sensibilità e lungimiranza dei validi alleati, così da poter permettere a tutti noi di essere medici in prima linea in questa emergenza.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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