Adalgisa lascia l’ospedale e va in carcere: il gip conferma l’arresto e chiede una perizia psichiatrica
Torre del Greco, la donna è accusata di omicidio volontario: avrebbe annegato il figlio di due anni e mezzo
TORRE DEL GRECO. Arresto confermato e richiesta di perizia psichiatrica per Adalgisa Gamba, la mamma del bambino di due anni e mezzo annegato domenica 2 gennaio nello specchio d’acqua di via Calastro, località La Scala, a Torre del Greco. Dopo più di due ore di interrogatorio, il Gip Fernanda Iannone, ha accolto la richiesta del pm Andreana Ambrosino e ha disposto il rientro dell’imputata al carcere femminile di Pozzuoli: la donna, per tre giorni, è stata piantonata all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dove era stata trasferita dai medici della struttura carceraria per lo stato di alterazione psicologica in cui si trovava. Temendo gesti autolesionistici, lunedì 3 gennaio era stato disposto il ricovero ospedaliero. Un provvedimento poi revocato dal Gip che ha anche chiesto una perizia per accertale le condizioni in cui si trovava al momento del delitto.
Durante l’interrogatorio di garanzia, Adalgisa, accusata di omicidio volontario, avrebbe solo confermato di essere tormentata dall’idea che il figlio potesse essere autistico. Al momento, però, non si conoscono i particolari delle dichiarazioni fatte ai giudici e non è certo che la donna abbia reso piena confessione addossandosi la colpa di quanto accaduto la sera del 2 gennaio su quella maledetta scogliera. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, però, sarebbe stata Adalgisa a causare l’annegamento del figlio: la quarantenne stava vivendo un periodo particolarmente difficile perché preoccupata da alcuni disturbi del linguaggio mostrati da Francesco. Non a caso, i genitori del piccolo avevano fissato, per il giorno successivo all’omicidio, un appuntamento con uno psichiatra infantile. Un incontro al quale Francesco e la sua mamma non sono mai arrivati.
Resta incerta la data dei funerali perché la salma del bambino annegato, è ancora sotto sequestro e sarà riconsegnata alla famiglia solo dopo l’autopsia che il medico legale incaricato dalla Procura di Torre Annunziata, Antonio Sorrentino, dovrebbe eseguire nelle prossime ore.
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Grazie Mariella, la tua passione e serietà nel essere sempre reale e precisa ci fa sentire tutta la tua professionalità.