“Togliete nome e foto di Giovanni dal monumento per le vittime di ponte Morandi”. Lo strappo della famiglia Battiloro.
Torre del Greco
“Togliete il nome e la fotografia di nostro figlio: le ceneri di Giovanni non saranno trasferite nel monumento costruito dal Comune di Torre del Greco per ricordare le vittime di Ponte Morandi“.
Mentre il sindaco, Giovanni Palomba, fissa per martedì 15 ottobre il passaggio nelle nuove nicchie dei ragazzi morti a Genova il 14 agosto del 2018, la famiglia Battiloro prende le distanze e sancisce lo strappo con l’amministrazione comunale, decidendo di non accettare un posto nel loculo offerto dal Comune. Dopo aver chiesto, inutilmente, di apportare una serie di modifiche alla struttura che è brutta e mal concepita, Roberto e Carmela Battiloro hanno deciso di lasciare Giovanni nella nicchia dove è stato sepolto ad agosto 2018. E poiché gli addetti ai lavori, hanno già scolpito il nome di tutti i ragazzi sul monumento, aggiungendoci una fotografia che non sarebbe stata scelta, né autorizzata, dalla famiglia del giovane videomaker, i legali hanno chiesto al Comune di cancellare ogni traccia che possa ricondurre a Giovanni Battiloro.
“Ringraziamo il sindaco per la solidarietà e la vicinanza”, spiega Roberto Battiloro, “ma preferiamo lasciare Giovanni dov’è. Non siamo ingrati, anzi apprezziamo gli sforzi fatti fino ad oggi ma avevamo chiesto di realizzare piccole modifiche non solo per migliorare l’estetica ma soprattutto per garantirne la funzionalità e darci l’illusione di potere ancora toccare nostro figlio, accarezzando la fotografia. Oggi, così come è concepita la struttura, le ceneri di Giovanni insieme con quelle di Matteo, sarebbero sistemate ad un’altezza di due metri e mezzo. Per noi è una distanza enorme. Lo so, è una cosa difficile da capire, da spiegare ma.. per noi è così”.
“Spero ci ripensi”, dice il sindaco Giovanni Palomba. “Abbiamo provato ad accogliere le istanze della famiglia Battiloro, ma secondo la relazione fatta dai tecnici, sarebbe necessario approvare una variante urbanistica per realizzare le modifiche. E in breve tempo non riusciamo a fare questi lavori”.
Il monumento, costato sedicimila euro, è stato realizzato, in sub-appalto, da una ditta di marmi di Torre del Greco: quest’ultima ha ricevuto l’incarico da un’azienda di Castellammare di Stabia vincitrice del bando. Intanto, martedì 15 ottobre non ci saranno manifestazioni pubbliche per la traslazione delle salme di Antonio Stanzione, Matteo Bertonati e Gerardo Esposito. Alla presenza dei familiari più stretti, sarà scoperta una targa e saranno trasferiti i resti mortali dei tre ragazzi.