Due immigrati s'inventano il lavoro: ripuliscono le strade e diventano netturbini di quartiere.
Sono arrivati dal Niger sei mesi fa. Parlano inglese. L’italiano ancora non lo conoscono, ma hanno imparato i gesti essenziali per fare breccia nel cuore dei torresi: intraprendenza e disponibilità. Così, due immigrati che si fanno chiamare Giuseppe e Nicola, invece di rimanere seduti all’angolo delle strade a chiedere l’elemosina, si sono “armati” di scopa e paletta e hanno iniziato a spazzare i marciapiedi del centro storico. Raccolgono i rifiuti; estirpano erbacce e, in cambio, i cittadini che li vedono al “lavoro” regalano monetine o panini. Sono diventati, in pochi giorni, i “netturbini” del quartiere: volontari che si accontentano di poco.
“Questo dimostra”, dice Ciro Pane, un commerciante di via Cappuccini, “che la buona volontà ripaga sempre”.
“Gli stranieri aiutano a mantenere ciò che noi sporchiamo”, gli fa eco il padre. “Dovremmo prendere esempio da due ragazzi”, conclude.