Il sindaco Ciro Buonajuto: “Inasprire le pene sul reato di abbandono scolastico”
Parte da Ercolano la proposta di modificare l’articolo 731 del codice penale
Inasprire le pene per combattere l’abbandono scolastico. Arriva dal sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, la proposta di modificare l’articolo 731 del codice penale che oggi prevede un’ammenda di 30 euro per chi impedisce ad un minore di frequentare la scuola fino alla quinta elementare. Il primo cittadino, intervenendo alla presentazione del progetto Legalità dei sentimenti, ha annunciato al garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Campania, Giuseppe Scialla, e al Procuratore Generale del Tribunale dei Minorenni di Napoli, Maria de Luzenberger Milnernsheim, l’invio di una mozione al Governo.
“Un impegno”, dice il sindaco di Italia Viva, Ciro Buonajuto, “che parte da una città come Ercolano, dove la camorra è stata sconfitta grazie al coraggio dei commercianti, all’aiuto delle forze dell’ordine e della magistratura, e dove investiamo in cultura e formazione per riscattare un’intera comunità e non tornare ad un passato fatto di illegalità e disagio”,
Dunque, entro l’estate, dal Consiglio comunale di Ercolano partirà una mozione per chiedere al parlamento di inasprire la pena e imporre la frequenza scolastica fino al quinto anno delle superiori.
“La politica e le istituzioni devono essere innanzitutto rigore morale”, spiega Buonajuto, che è anche vicepresidente nazionale dell’Anci. “Noi siamo e dobbiamo essere un baluardo di legalità. Ma per fare questo ci vuole il coraggio di combattere il disagio e la povertà con la cultura e con l’istruzione per assicurare alle future generazioni un territorio migliore. Spesso però dobbiamo fare i conti con una burocrazia assurda: è una vergogna che in un territorio come Ercolano al momento abbiamo a disposizione un solo assistente sociale e sono in corso le procedure per assumerne altri sei. Ma restano pochi. Non possiamo prenderne altri perché il Ministero finanzia in base alla spesa storica. Quindi se è un Comune è indietro per motivi culturali, perché qui c’è stato per un welfare alternativo che si chiamava camorra, oggi deve continuare a scontare questa arretratezza”.
La proposta lanciata da Buonajuto è stata subito accolta con favore dalla consigliera Emiliana Dorio, presidente della commissione affari generali del Comune di Ercolano, e promotrice del progetto Legalità dei sentimenti, che dice: “Il nostro intento è quello di creare una coscienza alla legalità, ai sentimenti corretti. Per fare questo bisogna intervenire nelle scuole, dobbiamo partire dai minori, che in alcuni casi possono essere anche la chiave per individuare fenomeni devianti”.