Lacrime e tanto amore al funerale di Giulia. Il parroco: “Solo lo stolto scappa per non riparare all’errore”
Torre del Greco, l’addio dei figli all’anziana travolta da una coetanea sulle strisce pedonali
Un dolore composto, senza sbavature né eccessi, ha accompagnato l’ultimo viaggio di Giulia Altiero Betrò, il cui funerale è stato celebrato la mattina di mercoledì 18 agosto nella Basilica Pontificia di Santa Croce, a Torre del Greco, da don Aniello De Luca e don Giosuè Lombardo. Una sofferenza silenziosa e immensa, condivisa dai tre figli, Alfredo, Gianfranco e Ottavio Betrò che, tenendosi idealmente per mano, hanno abbracciato per l’ultima volta la loro madre di 79 anni, uccisa mentre attraversava le strisce pedonali in via Guglielmo Marconi, da una Smart grigia guidata da una donna di 76 anni che, subito dopo l’incidente, è scappata facendo perdere le tracce. Per A. G. – che dopo cinque giorni è stata rintracciata mentre giocava in una sala bingo dai carabinieri del comando di Torre del Greco – nessuna parola di rabbia o disprezzo, ma solo dignitoso silenzio. L’unico riferimento all’anziana di Portici, accusata di omicidio stradale, è stato fatto dal parroco di Santa Croce, don Giosuè Lombardo, che nella sua omelia ha ribadito: “Si può sbagliare, ma solo lo stolto scappa per non riparare all’errore commesso”.
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Parole che invocano giustizia e non vendetta, che si incrociano con il bel ritratto d’amore che Alfredo, il primogenito di Giulia, ha fatto della mamma tra in singhiozzi: “È stata una donna forte: rimasta vedova a 40 anni di Lorenzo Betrò, ha cresciuto da sola e senza mai scoraggiarsi, tre figli di cui era orgogliosissima. Ci ha amati e coccolati fino alla fine. Ha dedicato tutta se stessa alla famiglia e io avrei voluto scrivere queste parole fra dieci, vent’anni. Invece questo drammatico evento ce l’ha portata via strappandola alla vita. Mancherà a noi figli, ai nipoti e ai tanti amici di cui si circondava”.
Era andata a giocare a bingo: trovata la donna che ha travolto e ucciso un’anziana
Mamma, nonna, zia e amica amatissima, Giulia Altiero Betrò aveva una vita piena: le piaceva prendersi cura dei nipoti, stare in compagnia, organizzare viaggi e giocare a burraco. La sera dell’incidente, con Assunta Rocco Migliaccio – l’altra donna investita che ha riportato ferite lievi – era andata a casa di una coetanea che festeggiava l’onomastico. Si erano ritrovate – come ogni pomeriggio – per bere un caffè, assaggiare un dolce e scambiarsi ricordi. È stato l’ultimo momento di gioia prima del buio.