Paura per un focolaio Covid nel quartiere Santa Teresa: tamponi per 300 studenti
Torre del Greco, alla scuola De Nicola-Sasso già positivi dieci docenti, sei alunni e un collaboratore
A pochi giorni dalla probabile riapertura della scuola primaria, i dirigenti scolastici continuano a fare i conti con i numeri della pandemia e dei contagiati Covid. Sono diversi gli istituti di Torre del Greco a vivere situazioni di emergenza anche adesso che i ragazzi seguono le lezioni a distanza e le strutture sono frequentate solo dal personale scolastico. Dal comprensivo Don Bosco-D’Assisi al Pantaleo; dalla Don Milani alla Giacomo Leopardi; dallo scientifico Nobel e fino alla De Nicola-Sasso, tutti gli istituti contano positivi tra i docenti, il personale di segreteria, i collaboratori e gli studenti.
Un esempio di criticità arriva dalla De Nicola-Sasso dove in queste ore trecento famiglie hanno ricevuto l’invito ad accompagnare al drive del Bottazzi i figli iscritti alla scuola media: tutti i ragazzi devono sottoporsi al test del tampone perché ad oggi, 30 ottobre, ci sono dieci docenti; un collaboratore e sei alunni positivi al Covid. Un focolaio che fa paura, nonostante il tempo intercorso tra un caso e l’altro e la chiusura della scuola dal 14 ottobre. Guardando i dati dell’epidemia a Torre del Greco, infatti, sono decine le famiglie contagiate che risiedono nel quartiere Santa Teresa – Miglio d’Oro e che appartengono alla stessa platea scolastica. Potrebbe spiegarsi così la decisione dell’Asl Napoli 3 Sud di non fermare i controlli richiesti dalla dirigenza della De Nicola-Sasso ad ogni positività conclamata del personale che frequenta la scuola, così come prevede il protocollo sanitario. Controlli hanno scatenato polemiche tra i genitori degli studenti perché eseguiti quando tecnicamente era già passato il tempo di quarantena.
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“La scuola”, spiega Giuseppe Romano, vicepreside e responsabile Covid della De Nicola Sasso, “ha seguito l’iter imposto dai protocolli governativi e sanitari. Ogni volta che ci è stata comunicata la positività di docenti o alunni, abbiamo fatto il tracciamento dei contatti e chiesto all’Asl di procedere con i controlli”.
Il paziente zero alla De Nicola-Sasso è stato registrato il 12 ottobre.
“In quell’occasione”, aggiunge il professore Giuseppe Romano, “abbiamo fatto lo screening in sei classi e sono stati tamponati quaranta docenti: in tre giorni abbiamo fatto 190 tamponi”.
L’esito è stato comunicato solo sabato 17 ottobre: “In quella data, altri otto docenti, un collaboratore e sei alunni sono risultati positivi”, ribadisce il vicepreside. “Lunedì 19 ottobre, abbiamo avviato un nuovo tracciamento per mettere in sicurezza coloro che avevano avuto contatti con quegli insegnanti e i compagni di classe. Il 21 ottobre ci è stata comunicata la positività di un’altra docente che frequenta molte classi. Il giorno dopo (considerando che non erano ancora passate due settimane dalla chiusura della scuola), ho chiesto 300 tamponi. Il 28 ottobre l’Asl ha inviato il calendario dei controlli. Se l’autorità sanitaria”, conclude il professore Romano rispondendo alle polemiche dei genitori, “ha ritenuto utile e necessario procedere alle verifiche nonostante il tempo trascorso, noi non possiamo fare altro che adeguarci”.
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