L’urlo dei torresi attraversa le strade deserte: ridateci l’ospedale Maresca – Il video
Torre del Greco, il flash mob dei cittadini chiusi in casa
Campane a festa, lenzuola bianche ai balconi e coperchi delle pentole usati come strumenti musicali. Un’onda lunga ha attraversato tutte le strade del centro di Torre del Greco unendo generazioni vecchie e nuove. E al ritmo di una sola frase – ridateci l’ospedale Maresca – la mattina del primo maggio è scivolata via portandosi dietro il senso di sconforto e di rassegnazione che da oltre un decennio accompagna il popolo che, invano, chiede un’assistenza ospedaliera dignitosa.
Ma questa volta l’urlo dei torresi si è sentito forte e chiaro. Anche se le strade erano deserte per le restrizioni anti Covid, mai come oggi, i cittadini di Torre del Greco hanno partecipato in maniera compatta al particolare flash mob organizzato dal parroco della chiesa dello Spirito Santo, don Raffaele Borriello, già promotore di una raccolta fondi per l’acquisto di un ventilatore polmonare e di un ecografo cardiaco portatile che già sono stati consegnati e messi in funzione.
Dunque, giovani, anziani e bambini, sono stati i veri protagonisti di questo primo maggio che resterà scolpito nella memoria collettiva. Tutti uniti da un solo desiderio: riavere sul territorio un ospedale vero, completo di terapia intensiva e riabilitazione; di macchinari e di personale medico e infermieristico. Non un ospedale a mezzo servizio, con personale ridotto all’osso, reparti dimezzati e ambulatori depotenziati, come si presenta oggi.
“Vogliamo essere speranzosi e fiduciosi”, dice don Raffaele Borriello. “La partecipazione di tante persone al flash mob è il segnale che i torresi tengono all’ospedale e le istituzioni hanno il dovere di ascoltarci”, conclude il sacerdote che, nel piazzale esterno del Maresca ha incontrato il direttore sanitario Siani e alcuni operatori, tra i quali il medico rianimatore Pietro Facciuto. In prima linea, come sempre, i volontari dell’associazione Pro Maresca, tra i qualila portavoce Ciretta Vitiello e il consigliere comunale Valerio Ciavolino.
“La generosità dei torresi che si sono mobilitati per donare attrezzature al Maresca”, dice il direttore Siani “ci fa sentire meno soli. A tutti va il nostro grazie”.
A don Raffaele Borriello e ai cittadini che hanno partecipato al flash mob, il sindaco, Giovanni Palomba, ha fatto arrivare un messaggio di vicinanza: “Esprimo massima solidarietà e profonda vicinanza alla lodevole iniziativa messa in campo dalla parrocchia dello Spirito Santo e dal suo parroco per auspicare una nuova pagina di dignità e di storia del nosocomio cittadino, attraverso il rilancio della struttura ospedaliera del Maresca”.