Covid19, paziente positiva muore e solo dopo arriva l’esito del test. La rabbia del sindaco
Torre del Greco, Giovanni Palomba scrive al direttore dell’Asl Napoli 3Sud
Dal ricovero alla morte sono passati diversi giorni. Nel frattempo, però, l’esito del tampone eseguito sulla paziente che manifestava chiari sintomi di contagio da Covid19, non è mai arrivato. Solo quando la signora di Torre del Greco si è spenta in ospedale, la notizia della sua positività è stata comunicata agli organi competenti.
L’ennesimo ritardo nella catena della burocrazia, ha fatto infuriare il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba che da giorni si confronta con messaggi rilasciati con il contagocce dalla protezione civile regionale. Non è più in mistero per le famiglie che stanno affrontando l’iter della malattia, che possono passare anche sette giorni dal momento in cui viene eseguito il test, per sapere se il paziente è positivo al nuovo Coronavirus. Un tempo lunghissimo per l’ammalato che manifesta febbre alta e difficoltà respiratorie: fino a quando non viene comunicata ufficialmente la positività al Covid19, i medici non possono iniziare cure specifiche. Stessa cosa vale per i Comuni: se il Coc (centro operativo comunale) non riceve la certificazione dall’Asl o dalla protezione civile regionale, il sindaco non può predisporre sanificazioni né imporre quarantene. Ritardi su ritardi che rischiano di mandare in tilt la macchina della prevenzione: il meccanismo che, al momento, sembra inceppato, potrebbe addirittura vanificare le misure di contenimento del contagio disposte dallo Stato e applicate dalle diverse amministrazioni.
Lo ha messo per iscritto Giovanni Palomba presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl Napoli 3Sud e primo cittadino di Torre del Greco, città con il più alto numero di casi positivi tra quelli della provincia di Napoli. Giovanni Palomba, in una lettera inviata al direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, Gennaro Sollo, oltre a sollecitare l’apertura del laboratorio dedicato all’analisi dei tamponi che arrivano dal circondario vesuviano, denuncia il ritardo con il quale il Coc riceve notizie e dati sulle persone contagiate.
“Sempre più frequente”, spiega Palomba “l’esito del tampone positivo viene comunicato con diversi giorni di ritardo, non consentendo l’adozione delle necessarie e tempestive misure di competenza dei Comuni per contrastare e a contenere il diffondersi dell’epidemia”.
Una situazione paradossale in un momento in cui la velocità di comunicazione può aiutare a salvare una vita. Nella lettera inviata a Sollo, il sindaco Palomba fa un “esempio emblematico” e racconta il caso di “una concittadina morta prima di ricevere la risposta del tampone”.
“La signora”, dice il sindaco di Torre del Greco, “era ospedalizzata da diversi giorni, dunque fortemente sospetta: sarebbe stato opportuno attivare, anche in assenza di esito (ufficiale, ndr), le misure di contenimento del contagio. È necessario che si accelerino i tamponi per tutti i contatti dei pazienti positivi ma anche di quelli fortemente sospetti e, una volta effettuato il test, va velocizzato il processo per conoscerne l’esito. Le chiedo”, aggiunge Palomba, “di sapere i tempi di attivazione dell’istituendo laboratorio dell’Asl Na 3 Sud e se ciò possa, davvero, rappresentare l’opportunità per il nostro comprensorio, di avere tempi più ragionevoli e certi per l’individuazione dei casi positivi”.
Giovanni Palomba, conclude spiegando perché ha deciso di spedire la lettera al direttore Sollo: “Un atto dovuto nei confronti di quanti stanno vivendo con angoscia e paura questa emergenza epidemiologica nazionale che ha investito, direttamente, la nostra città e altre intorno a noi. Ho ritenuto indispensabile, nell’ottica di collaborazione e di supporto alle autorità sanitarie, informare il direttore Sosto di questa discrasia comunicativa con gli enti territoriali che, di certo, non agevola il già difficile compito di raccordo della mole di informazioni giornaliere. Continuiamo nella nostra attività, fiduciosi di una pronta soluzione della questione”.
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Ciao Mariella sono Marina, ci siamo conosciute in passato, non so se ti ricordi di me,ti stimo e ti apprezzo e per quel poco che ti ho conosciuta ho visto in te una donna che svolge il suo lavoro con amore, dedizione e passione a torre del greco purtroppo ci sono molte persone che hanno avuto contatti con contagiati e hanno i sintomi di questo maledetto virus, ma nessuno li aiuta, non vanno a fare i tamponi, sono chiusi in quarantena e hanno bisogno di medicinali, le persone in questione si sentono abbandonate, tu che hai qualche mezzo in più al nostro potresti aiutarci a far ascoltare il grido di dolore di queste persone, ti ringrazio e ti esorto a continuare a scrivere per aggiornarci