Ztl sì, Ztl no. Dibattito aperto sull’isola pedonale nel centro storico

Torre del Greco. Il 3 febbraio incontro in Comune con i commercianti e i cittadini

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Tommaso Gaglione

Torna il dibattito sulla Ztl nel centro storico di Torre del Greco. Alla vigilia dell’incontro organizzato in Comune dal presidente della prima commissione consiliare, Gaetano Frulio, con i commercianti e i cittadini interessati a proporre iniziative per migliorare l’isola pedonale, sull’argomento interviene, nella doppia veste di residente e di giornalista, Tommaso Gaglione, direttore del quindicinale La Tofa.

All’indomani della visita a Torre del Greco, nel novembre del 1990, di Papa Giovanni Paolo II, il popolo torrese entusiasta per la riuscita dell’evento, anche sotto l’aspetto organizzativo, scoprì il fascino della ZTL, ossia dell’isola pedonale nel centro storico. Da allora di acqua ne è passata sotto ai ponti, come si suol dire, e spesso ritorna l’argomento: Ztl sì, Ztl no.

Diciamo subito che, come cittadino e come giornalista, non si è contrari alla ZTL, ma occorrono dei distinguo per evitare di essere tacciati per contrari. La ZTL, zona a traffico limitato, deve essere innanzitutto perenne e definitiva. Tutti ci abitueremo meglio ad averla sempre e non solo nei periodi di festa o altro. Va, comunque, detto che la città è carente di strutture e che diventa difficile amalgamare il regime di un giorno di Ztl ad un giorno normale: strade poche, circolazione difficile, traffico intasato. Occorre, quindi, stabilire subito che la Ztl in una città come la nostra è un grosso sacrificio, ma si può fare.

La zona pedonale andrebbe legata ad eventi che possano animare le strade, che non dovrebbero essere relegate solo ad uno “struscio continuo” senza una meta, solo per quattro chiacchiere come i “quattro amici al bar” della nota canzone. In secondo luogo, i commercianti dovrebbero essere d’accordo su questo argomento ed il Sindaco dovrebbe capire con quante associazioni di categoria deve parlare.

Ma occorre anche definire bene doveri e diritti. Ci riferiamo a quelli dei residenti! Non è pensabile che un residente, dotato di ben due posti auto, per giunta portatore di handicap momentaneo, all’interno della Ztl, debba vedersi negato l’ingresso per il rientro a casa. E per giunta in modo scortese e non corretto! Il colmo. Le ordinanze andrebbero rilette e non dovrebbero legiferare “contra legem”, ammesso che esistano certi diritti. Terzo luogo, è giusto chiudere strade al traffico per garantire la sicurezza del cittadino, ma, dati i pedissequi e riprovevoli eventi anche mortali, dovremmo chiudere più di una strada! Pensate che chi scrive queste note ha perso il suocero, morto sul colpo, investito su via Nazionale da un automobilista in folle corsa!

Ed, infine, una parolina ai commercianti: decidetevi, Ztl sì, o Ztl no. E riguardo alle vendite, pensiamo umilmente che una giusta politica dei prezzi, possa giovare. Meditate!

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