Un weekend di coccole e abbracci nel bosco, all’Oasi Vivinatura di Lagosele.
Torretta Eboli
Gli abbracci fanno bene al cuore, tanto è vero che è stata proclamata la giornata mondiale degli abbracci. Ma forse non tutti sanno che abbracciare gli alberi infonde un gran senso di benessere che fa bene a corpo e mente. Alcuni popoli, infatti, dalla notte dei tempi eseguono questa pratica tra i boschi e le foreste perché riesce a far trascorrere ore di relax a stretto contatto con la natura e il suo linguaggio.
Sabato 19 e domenica 20 ottobre nella Terra delle Zucche. all’Oasi Vivinatura di Lagosele, (S.Cecilia, Località Torretta Eboli) folletti, maghi e fatine vi accompagneranno in una passeggiata animata alla scoperta dei segreti e dei benefici della natura. Con Abbracci nel bosco, gli ospiti dell’oasi potranno provare ad abbracciare albero e diventare protagonisti dei racconti del Re del Bosco.
L’iniziativa è di «Animazione in corso Srl», diretto da Aurora Manuele con direzione artistica di Francesco Chiaiese e fa parte del progetto sociale “Ma dove vivono i cartoni?” che tende a valorizzare la famiglia e lo stare insieme immersi nella natura, lontano dai ritmi stressanti odierni.
E allora, che cosa c’è di meglio che trascorrere ore immersi nel verde, in compagnia di personaggi delle favole, gnomi e folletti che ci accompagnano in un mondo incantato, ricco di meraviglia?
“I momenti per coccolare la natura e ascoltare le fiabe incantate”, dice il direttore artistico Francesco Chiaiese, “si alterneranno durante tutta la giornata con le diverse attività proposte. Se non vi è mai capitato di abbracciare un albero, ecco l’occasione giusta per sperimentare ciò che i giapponesi chiamano Bagno nel Bosco, una pratica rilassante e divertente che offrirà alle famiglie partecipanti la possibilità di ritrovare la profonda connessione con la natura e attraverso la natura, con noi stessi e con gli altri”.
“Tutti i nostri eventi sono studiati e pensati” dice Aurora Manuele, “per offrire momenti che vadano oltre l’intrattenimento a grandi e piccini. C’è sempre uno scopo ludico, formativo e pedagogico perché sia mentre vivono gli eventi, sia dopo quando sono a casa, le persone possano far tesoro di queste esperienze e che, un po’, possano accompagnarle anche nella loro vita quotidiana”.