Strozzino sul lastrico: la polizia lo arresta e la guardia di finanza gli toglie la casa al mare
Torre del Greco, sequestrato a presunto usuraio un patrimonio da 250 mila euro
Non aveva un lavoro, non produceva reddito e non pagava le tasse. Ma aveva una casa nel Cilento, un appartamento con garage a Torre del Greco, due auto, una moto e un orologio Rolex. E se per lo Stato era una persona economicamente svantaggiata con una famiglia da mantenere e quotidiani problemi di sopravvivenza, nella realtà era tutt’altro uomo. Un presunto strozzino con la passione per le armi da guerra che, secondo l’accusa, deteneva illegalmente. Prima la polizia lo ha smascherato e poi la guardia di finanza lo ha messo con le spalle al muro, sequestrandogli un patrimonio da 250 mila euro.
A tradirlo è stato il telefono cellulare. I poliziotti del commissariato di Torre del Greco che lo hanno arrestato una prima volta il 3 settembre del 2019 per il tentato omicidio di un conoscente, hanno scovato la verità guardando le foto e i video che erano custoditi sulla memoria dello smartphone. Una specie di cassaforte per gli inquirenti che, anche attraverso la rubrica e le telefonate, hanno ricostruito la vita reale del presunto usuraio e le responsabilità della compagna che gli faceva da spalla aiutandolo “nell’impresa” di famiglia: secondo l’accusa prestavano soldi, imponevano tassi del 120 per cento e pretendevano, a suon di minacce e violenze, la riscossione di tutta la cifra in una sola volta per estinguere il debito. Piccole somme che diventavano cifre da capogiro per gli imprenditori di Torre del Greco che già erano in difficoltà.
Così, dopo indagini serrate, i poliziotti del commissariato di Torre del Greco coordinati dalla prima dirigente Antonietta Andria, a febbraio hanno disposto un nuovo arresto per Salvatore Perfetto e per la compagna Mariarca Camelia, entrambi accusati di usura ed estorsione: l’uomo dovrà rispondere anche di porto abusivo di armi da guerra.
Ma dopo la polizia, anche la guardia di finanza ha voluto vederci chiaro sulle capacità economiche del presunto strozzino. Così i finanzieri del comando di Torre del Greco, in un mese di indagini, sono riusciti a mettere le mani sul patrimonio, sequestrando beni per un totale di 250 mila euro; un appartamento con garage a Torre del Greco, un altro a Castelnuovo Cilento; due auto, una moto e un Rolex.