Decoro ai minimi storici e sfiducia. Ma il sindaco Giovanni Palomba ha fatto qualcosa di buono?
“Orgoglioso di aver firmato il progetto preliminare del porto. Fiero di avere intercettato 75 milioni di euro per il rilancio della città”.
Esce dalla scena politica Giovanni Palomba, il sindaco equilibrista che ha avuto il merito di rimanere al governo della città per l’intera consiliatura assecondando i capricci dei suoi alleati e perfino dei suoi oppositori. Lascia la poltrona di primo cittadino al neo eletto Luigi Mennella, portandosi dietro la fama di aver delegato troppo e fatto poco o nulla per migliorare Torre del Greco e la vita dei suoi cittadini. All’apparenza è così. E a rafforzare questa idea, è l’alto indice di invivibilità raggiunto negli ultimi tempi e il degrado nel quale è sprofondata la città, con gli uffici comunali paralizzati dalla mancanza di personale; le strade sporche; i marciapiedi invasi da erbacce e bidoni di spazzatura; e un senso del decoro ai minimi storici.
Una fotografia impietosa che, purtroppo, fa ombra al lavoro che ha cercato di portare avanti un’amministrazione che ha dovuto fare i conti, fin dal suo esordio, con i rifiuti che si accumulavano nei 25 punti di raccolta disseminati sul territorio, dal centro alla periferia; con i ricatti e le proteste di chi rivendicava i posti di lavoro promessi in campagna elettorale dai candidati infedeli; con l’inchiesta sul voto di scambio che ha inguaiato o addirittura mandato in galera diversi consiglieri comunali. E poi la tragedia del Ponte Morandi, con la morte di quattro giovani torresi. La tragedia del Pollino, con la morte di una giovane mamma. Su tutte, la pandemia, con l’incapacità dei servizi sociali di far fronte alle richieste delle famiglie rimaste senza un sostegno economico e lo sforzo immane dei volontari che hanno sopperito alle mancanze del Comune. Quasi tre anni di stop che, di fatto, hanno rinviato la promessa di rilanciare l’economia e riscrivere il futuro di Torre del Greco.
In questo contesto, Giovanni Palomba, politico di scuola democristiana, abile a soddisfare gli amici e aggirare i nemici, è riuscito a superare due mozioni di sfiducia in Consiglio comunale, a programmare l’assunzione part time di 32 impiegati comunali e a portare avanti i progetti finanziati dai cosiddetti fondi Pics per un valore di 14 milioni di euro. Tra questi, la telemedicina (610mila euro) che è in fase di ultimazione; l’allestimento ancora in corso del museo del corallo e del cammeo nell”ex convento della Santissima Trinità (750 mila euro); la riqualificazione dello stadio Liguori (910 mila euro in quota parte con i fondi comunali) e il recupero di villa Guerra con la realizzazione dell’asilo nido, il cui appalto è stato aggiudicato.
Impegnando 46 milioni dei fondi Pnrr, invece, l’amministrazione Palomba ha buttato le basi per la costruzione di un Impianto natatorio in viale Europa ( 2.700.000 euro – gara in corso); la riqualificazione degli alloggi in via Lamaria (8.625.000 euro – gara aggiudicata) e della Litoranea (8.450.000 euro – gara aggiudicata Invitalia); la realizzazione della Cittadella dello Sport in Viale Europa (8.533.000 euro – progetto preliminare approvato); il restauro di Palazzo Baronale (1.466.000 euro – progettazione in corso); la riqualificazione dei Molini Meridionali Marzoli (7.000.000 euro – progetto di fattibilità tecnico ed economica); il ripristino della tensostruttura La Salle (129.000 euro – progettazione in corso); il recupero ambientale del litorale e la mitigazione del rischio erosione costiera (9.600.000 euro – indetta procedura di gara). Infine la digitalizzazione (1.100.000 euro – progettualità espletata; in corso di affidamento).
Resta da completare la bretella autostradale, il cui cantiere ereditato dall’ex sindaco Ciro Borriello, era stato inaugurato in pompa magna, nel 2018, dalla giunta di Giovanni Palomba. Poco o tanto, saranno i posteri a giudicare.
“Mi resta il rammarico di non essere riuscito a realizzare l’isola ecologica in località Sant’Antonio”, dice l’ormai ex sindaco Giovanni Palomba, “La delibera è stata approvata in giunta ma non ha avuto l’ok dal Consiglio comunale. Mi rende orgoglioso, invece, di avere intercettato oltre 75 milioni di euro tra Pics e fondi Pnrr: soldi che serviranno a finanziare diversi lavori. E poi, sono fiero di avere approvato, già a gennaio del 2023, il progetto preliminare del porto che potrebbe cambiare totalmente tutta la zona mare”.