Rifiuti, scritte contro i politici sulla statua di San Vincenzo. Pochi torresi partecipano alla protesta

rifiuti-protesta-torre-del-greco-mariella-romano-cronacaTORRE DEL GRECO. Scritte contro i politici sulla statua di San Vincenzo Romano e pochi torresi alla protesta contro i rifiuti che si è tenuta sabato mattina in piazza Santa Croce, a Torre del Greco. Solo un centinaio di persone, infatti, ha risposto all’invito di Carla Monaco e Clementina Sasso: le due donne, che fanno parte della Consulta comunale sui rifiuti, affidandosi ai social, con alcuni rappresentanti di Cittadinanza attiva, hanno organizzato una manifestazione per sollecitare soluzioni immediate al problema spazzatura che da settimane invade le strade della città e per chiedere le dimissioni del sindaco Giovanni Palomba e dell’intera amministrazione.

rifiuti-protesta-torre-del-greco-mariella-romano-cronacaMa, nonostante nel mondo virtuale di Facebook sembri dilagare la rabbia dei cittadini, all’appuntamento di sabato 19 febbraio, regolarmente autorizzato dalle forze di polizia, si sono presentati in pochi. Un numero esiguo di persone che si è ridotto ancora di più quando alcuni manifestanti hanno esposto sulla statua di san Vincenzo Romano diversi cartelloni “funebri” accompagnati da bare in cartone che annunciavano la morte dei politici e della vecchia politica. 

Una forma di protesta che non è stata apprezzata da tutti: i primi a dissociarsi sono stati i rappresentanti del Movimento di Lotta Disoccupati e Precari 7 novembre che pure erano in piazza a contestare sindaco e giunta.  clementina-sasso-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca 

“Con la spazzatura sulle strade, siamo tornati indietro di diversi anni”, dice Clementina Sasso, presidente della Consulta rifiuti. “Abbiamo cercato un dialogo con gli amministratori di Torre del Greco: tra di noi ci sono esperti che potrebbero dare una mano offrendo consigli e soluzioni, ma fino ad oggi nessuno ci ha mai ascoltati”. 

La cronaca della giornata nel video 

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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