Il premio Chef Alberini a sei studenti di Pompei, Battipaglia e Vico Equense

Il concorso organizzato dal Pantaleo di Torre del Greco

concorso chef alberini pantaleoSono sei i vincitori della prima edizione del concorso nazionale “Chef Alberini”, voluto dal dirigente Giuseppe Mingione, delll’istituto alberghiero “Eugenio Pantaleo”, che ha organizzato l’evento in collaborazione con Hotel Poseidon di Torre del Greco. Il concorso, riservato agli studenti delle scuole alberghiere italiane, ha offerto agli studenti la possibilità di riscoprire la cucina tradizionale regionale puntando lo sguardo sul mondo.

Tredici i concorrenti, arrivati da diverse scuole della Campania e del Lazio, che hanno realizzato piatti scelti tra antipasto, primo, secondo o dessert in abbinamento con un vino nazionale. L’evento conclusivo si è svolto il 10 maggio all’hotel Poseidon.

Tconcorso chef alberini pantaleore gli studenti che si sono aggiundicati primo, secondo e terzo posto per la sezione Piatto: Giovanni Longobardi dell’Isc Brescia di Pompei; Angelica Parente del Ferrari di Battipaglia e Alessia Pastore dell’Isis De Gennaro di Vico Equense. 

Altri tre alunni hanno vinto la sezione Servizio: Serena La Francesca del Ferrari di Battipaglia; Antonio Cutraro del Brescia di Pompei; Carolina Brancaccio dell’Isis De Gennaro di Vico Equense.

I vincitori avranno la possibilità di partecipare ad uno stage presso il ristorante stellato Josè di Torre del Greco, da un minimo di cinque ad un massimo di quindici giorni, .

concorso chef alberini pantaleoOspiti speciali della manifestazione del 10 maggio, i genitori di Matteo Alberini, brillante chef della provincia di Caserta, a cui è stato dedicato il concorso, morto per un cancro nel 2019 nel pieno della sua carriera a Boston, negli Stati Uniti. Con la signora Annamaria e il marito Luigi Albertini, anche lo chef Domenico Iavarone; Pasquale Severino, membro dell’associazione italiana bartender & mixologist;  il vice questore a riposo, Pietro De Rosa; il sindaco di Caivano, Vincenzo Falco e lo chef Eduardo Giglio.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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