Aggressione nella notte all’ospedale Maresca: paziente sfascia la stanza del Codice Rosso
Torre del Greco, distrutto defibrillatore, danni per ventimila euro
Un’altra notte di ordinaria follia all’ospedale Maresca di Torre del Greco. Un uomo accompagnato in via Montedoro dal 118, probabilmente in preda ad una crisi di astinenza, ha sfasciato la stanza del Codice Rosso al pian terreno del Pronto Soccorso, distruggendo le attrezzature usate dagli specialisti per la rianimazione di pazienti in pericolo di vita. L’ennesimo atto di barbarie che ha bloccato le attività del nosocomio di Torre del Greco nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 luglio.
Secondo alcuni testimoni, mentre gli specialisti stavano cercando di curarlo, un sessante avrebbe dato in escandescenza e, senza apparente motivo, si sarebbe scagliato contro armadietti, suppellettili e apparecchi salvavita, danneggiando un modernissimo defibrillatore e diversi ventilatori polmonari donati al Maresca da cittadini e organizzazioni benefiche durante la pandemia del 2020. I danni non sono ancora stati quantificati con precisione, ma secondo una stima approssimativa, si aggirerebbero intorno ai ventimila euro.
Dopo la sfuriata, medici e infermieri sono stati anche costretti a medicare il loro aggressore che è rimasto ferito da alcuni pezzi di vetro, riportando una profonda ferita ad un braccio. Per tutta la notte non è stato possibile garantire assistenza alle persone in codice rosso.
Una situazione di degrado civile e morale che continua a mettere a rischio l’incolumità di chi lavora in un presidio ospedaliero e favorisce i disservizi all’utenza. Nell’ultima settimana il Maresca è stato preso di mira ben due volte: anche lunedì 4 luglio un paziente psichiatrico accompagnato dagli specialisti del 118, ha ferito un operatore e poi si è scagliato contro l’ingresso del pronto soccorso, sfasciando porte e poltrone.