La vittima, Giovanni Guarino

Giovanni colpito mentre tentava di aiutare l’amico. Fissata l’autopsia: si cerca il coltello

Torre del Greco, i funerali potrebbero svolgersi sabato nella Basilica Pontificia di Santa Croce

rissa-omicidio-giovanni-guarino-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca
Giovanni Guarino con la mamma

Sarà l’autopsia fissata per domani, venerdì 15 aprile, a mezzogiorno, a chiarire molti lati ancora oscuri dell’omicidio di Giovanni Guarino, il fruttivendolo quasi diciannovenne ucciso da due ragazzini di quindici anni la sera del 10 aprile durante una rissa scoppiata nei pressi del luna park di via Nazionale a Torre del Greco. Mentre i due presunti colpevoli dell’omicidio continuano a dichiararsi innocenti, il pm della Procura dei minori ha affidato l’incarico dell’esame autoptico al dottore Antonio Sorrentino. Ancora incerta, al momento, la data dei funerali: la salma dovrebbe essere consegnata ai familiari già nel pomeriggio di venerdì e non è escluso che la cerimonia religiosa, nonostante la concomitanza delle festività pasquali, si possa fare sabato. In tal caso il sindaco Giovanni Palomba proclamerà il lutto cittadino. Al rito dovrebbe partecipare pure l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, invitato dal parroco della Basilica Pontificia di Santa Croce don Giosuè Lombardo. 

Intanto a quattro giorni dall’omicidio ancora si cerca il coltello usato per ferire Nunzio Abbruzzese e uccidere Giovanni Guarino: la prova regina che aiuterà a stabilire con certezza gli autori dell’aggressione finita nel peggiore dei modi.

Emergono nuovi particolari sulla dinamica dell’assassinio. Secondo il racconto di alcune persone presenti domenica sera, Giovanni e il suo amico Nunzio sarebbero stati aggrediti ancora prima di arrivare al luna park. Uno dei minori finito in carcere con l’accusa di omicidio, dopo essere stato sfiorato accidentalmente, avrebbe sferrato due coltellate contro Nunzio Abbruzzese, colpendolo al braccio e all’addome. Il giovane che lavora in una salumeria di Torre del Greco, a quanto pare, si trovava sul marciapiede, all’esterno del parco giochi, e per sfuggire alla furia dell’aggressore avrebbe attraversato la strada trovando rifugio dietro al bancone di un bar, dove è stato poi soccorso. Il povero Giovanni, a quanto pare nel tentativo di aiutare l’amico, avrebbe cercato di avvicinarsi a Nunzio quando quest’ultimo era ancora nei pressi dell’ingresso del luna park ma sarebbe stato pugnalato per ben sette volte, alle spalle e al cuore. Colpi mortali: Giovanni, già ferito, sarebbe entrato nell’area delle giostre, accasciandosi dopo meno di quindici metri, privo di sensi. Il giovane è stato poi soccorso e caricato in macchina da un automobilista di passaggio che lo ha accompagnato all’ospedale Maresca dove è arrivato già morto.

Le indagini che sono ancora in corso dovranno stabilire se Giovanni Guarino sia stato aggredito da una sola persona o da due; se sia stato mantenuto da qualcuno mentre altri infierivano contro di lui. Gli inquirenti per il momento stanno passando al setaccio tutte le telecamere della zona sperando di trovare le risposte dalle immagini che sono ancora al vaglio degli esperti. 

Nunzio Abbruzzese, tornato a casa dopo tre giorni di ricovero in ospedale, dovrà essere di nuovo ascoltato dagli investigatori. A quanto pare, la polizia è riuscita ad avere con lui un contatto sommario solo la sera dell’omicidio, prima dell’intervento che in ospedale gli ha salvato la vita e subito dopo, quando ha saputo della morte di Giovanni: in quelle circostanze non sarebbe stato in grado di fornire elementi utili alle indagini. 

“È verosimile”,  dice Amato Del Giudice, avvocato della famiglia Guarino, “che Nunzio Abbruzzese possa essere a breve ascoltato di nuovo, visto lo stato di choc nel quale si trovava la sera dell’omicidio e subito dopo l’intervento subito all’addome. Siamo fiduciosi nell’operato della polizia e per come gli inquirenti stanno portando avanti le indagini: stanno lavorando senza sosta per acquisire nuovi elementi e raccogliere ulteriori prove a carico degli indagati”. 

Nel frattempo, il luna park non ha più riaperto dalla sera dell’omicidio. In segno di lutto, la famiglia Verde, giostrai da generazioni, ha deciso di smantellare il parco giochi con oltre due settimane di anticipo rispetto alla scadenza del contratto.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

Articoli Correlati

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto Protetto