Lite sulle commissioni: Romina Stilo scrive al prefetto e chiede riunioni a distanza
Ma per il presidente del Consiglio di Torre del Greco non ci sono i presupposti
“È da irresponsabili quello che stanno facendo”.
Non usa giri di parole, la consigliera comunale di Forza Italia, Romina Stilo, che ha scelto di mettersi in quarantena volontaria dai primi di marzo “per tutelare le persone che vivono con me”. L’ex vicesindaco della giunta Borriello, da qualche settimana ha chiesto al primo cittadino di Torre del Greco, Giovanni Palomba, e al presidente del Consiglio comunale, Antonio Spierto, di sospendere tutte le attività delle commissioni per procedere con il lavoro agile, così come prevedono le misure governative per contrastare la diffusione del Covid19.
“E poiché non mi hanno preso in considerazione, ho scritto anche al prefetto di Napoli”, attacca Romina Stilo. “Stanno giocando con il fuoco e stanno ignorando il diritto che abbiamo tutti a partecipare ai lavori delle commissioni. Come se Torre del Greco non avesse casi di Covid, continuano a convocare riunioni a Palazzo Baronale: una vera assurdità di questi tempi”.
Secondo la consigliera, l’amministrazione dovrebbe “sfruttare la tecnologia come fanno già altri Comuni. Non capisco perché non si possa fare anche a Torre del Greco. Esistono diverse piattaforme che consentono collegamenti video con cellulari e computer. Ho deciso di scrivere al prefetto di Napoli, Marco Valentini, perché faccia rispettare la legge dello Stato. La circostanza è gravissima perché viola le norme di sicurezza e di sanità pubblica in una città rabbuiata dalle morti e dal gran numero di contagi, dove ognuno che cammina per strada è veicolo di contagio per sé e per gli altri. In una città sconvolta dall’emergenza in atto e, addirittura, dalla richiesta del sindaco di requisire alloggi per le quarantene, non è chiaro per quali motivazioni non si accolga la mia istanza di lavorare, come da disposizione di legge, in smart working così come avviene per tutti i dipendenti e come avviene in tutti gli altri comuni”.
Immediata la risposta del presidente del Consiglio, Antonio Spierto, che dice: “Anche io ho scritto al prefetto e gli ho spiegato che dovremmo adeguare tutti i nostri sistemi: serve un particolare software che garantisca trasparenza e tracciabilità e consenta di identificare chiaramente tutti i partecipanti. In ogni caso, abbiamo lasciato aperte solo due commissioni – bilancio e igiene e sanità – che sono strettamente legate alla gestione dell’emergenza Covid: per incontrarci usiamo l’aula consiliare dove c’è spazio adeguato e igienizzante per le mani mentre tutti i consiglieri usano mascherine di protezione”.