L’ira del sindaco: “Troppi in strada denuncio chi mette in pericolo la salute pubblica”

Torre del Greco, Giovanni Palomba contro adulti e ragazzi che non rispettano le misure anti Covid

rissa-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca-e-dintorniMai visto il sindaco di Torre del Greco così tanto arrabbiato. Ma questa volta, Giovanni Palomba, fin troppo misurato nei comunicati che per oltre due mesi ha diffuso ogni giorno per aggiornare i cittadini sull’emergenza Coronavirus, non fa giri di parole e minaccia di denunciare adulti e adolescenti “per aver messo in serio pericolo la salute pubblica”, se dovessero ripresentarsi nuovi casi positivi al Covid. Lo dice chiaro e tondo in una lettera indirizzata ai torresi, intervenendo sul “comportamento non proprio rispettoso delle attuali misure di contenimento e contrasto alla diffusione del virus Covid 19”.

A fargli saltare i nervi, le immagini rimbalzate sui social della rissa tra giovani avvenuta in località La Scala il 7 maggio scorso, ma anche i continui assembramenti di giovani e famiglie in spiaggia, sulle scogliere o sulla diga foranea del porto; le bevute in compagnia e i tanti gruppi di adolescenti che bivaccano senza mascherina né guanti.

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“Comprendo l’irruenza della gioventù”, dice il sindaco Giovanni Palomba, “però è necessario, visto il delicato momento che ancora stiamo affrontando, che si dimostri più responsabilità e rispetto per le regole del vivere civile e della buona convivenza. Del resto, se questo è il comportamento che tali soggetti e i loro familiari tengono in pubblico, inizio sinceramente a dubitare anche delle loro abitudini di vita privata nei condomini e presso le proprie abitazioni”.

Un affondo che rispedisce al mittente l’ormai scontata richiesta di aumentare i controlli:  “Il tutto”, attacca il primo cittadino, “può e deve essere risolto con la dimostrazione di un maggiore senso civico. Bisogna rispettare le leggi. Non è necessario che vi sia un agente dietro ogni singolo cittadino. È opportuno che ciascuno sia il buon controllore di se stesso. C’è bisogno di maggiore responsabilità”.

E conclude: “Qualora dovessero verificarsi nuovi contagi in città, sarò costretto a dover attivare, unitamente al dipartimento dell’Asl, le necessarie indagini per accertare se, nel maldestro comportamento di qualcuno, vi possano essere responsabilità per aver messo in serio pericolo la salute pubblica. In tali ipotesi mi riserverò di denunziare i diretti colpevoli e responsabili e, nel caso in cui questi fossero adolescenti, anche i loro genitori, per non aver adeguatamente controllato il comportamento serbato dai propri figli e aver così quindi determinato l’insorgenza di nuovi contagi da Covid 19″.

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Il sindaco Giovani Palomba – foto Pasquale D’Orsi

Il testo integrale della lettera aperta del sindaco Giovanni Palomba ai cittadini di Torre del Greco

Cari concittadini,

sono diversi giorni ormai in cui si nota un comportamento non proprio rispettoso delle attuali misure di contenimento e contrasto alla diffusione del virus Covid 19. Rammento a tutti che, sino al 18 maggio, sono ancora in vigore le misure di restrizione agli spostamenti per cui ogni cittadino può muoversi dalla propria abitazione soltanto per motivi di salute, comprovate ragioni di lavoro ovvero per motivi di necessità;  in tale ultima categoria è da ricomprendersi la possibilità di fare visita ai propri congiunti.

Ebbene, nonostante questo, apprendo quotidianamente – vedendo i social, ricevendo messaggi e chiamate da parte di tanti cittadini – che  sono ormai innumerevoli gli assembramenti in molte zone della Città. Mi riferisco ai video che riproducono riprovevoli scene di rissa tra giovani, così come  a passeggiate libere, soste in spiaggia, bevute in compagnia e a tanti gruppi di adolescenti che bivaccano senza mascherine né guanti.

Comprendo l’irruenza della gioventù, però è necessario, visto il delicato momento che ancora stiamo affrontando, che si dimostri più responsabilità e rispetto per le regole del vivere civile e della buona convivenza. Del resto, se questo è il comportamento che tali soggetti e i loro familiari tengono in pubblico, inizio sinceramente a dubitare anche delle loro abitudini di vita privata nei condomini e presso le proprie abitazioni.

Attenzione: non mi si dica che il tutto può e deve essere risolto con maggiori controlli che comunque avvengono e per cui ringrazio a nome della collettività le forze dell’ordine. Il tutto può e deve essere risolto con la dimostrazione di un maggiore senso civico. Bisogna rispettare le leggi. Non è necessario che vi sia un agente dietro ogni singolo cittadino. È opportuno che ciascuno sia il buon controllore di se stesso. C’è bisogno di maggiore responsabilità.

Qualora dovessero verificarsi nuovi contagi nella Città, sarò costretto a dover attivare, unitamente al dipartimento dell’Asl, le necessarie indagini per accertare se, nel maldestro comportamento di qualcuno, vi possano essere responsabilità per aver messo in serio pericolo la salute pubblica. In tali ipotesi mi riserverò di denunziare i diretti colpevoli e responsabili e, nel caso in cui questi fossero adolescenti, anche i loro genitori, per non aver adeguatamente controllato il comportamento serbato dai propri figli e aver così quindi determinato l’insorgenza di nuovi contagi da Covid 19.   

Ho piacere di concludere questo mio necessario appello rivolgendomi alle famiglie ma soprattutto ai giovani con queste parole: “Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani, credo che tutti accetteremmo di farlo. Ma non è possibile. Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà.” (A. Moro)

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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