“Ho salvato la vita al bimbo e ho pianto”. Il racconto del poliziotto eroe

Encomio per l’assistente capo Antonio Matrone, cittadino di Torre del Greco

encomio-antonio-matrone-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca-e-dintorniSi commuove ancora, l’assistente capo della Polizia di Stato, Antonio Matrone, cittadino di Torre del Greco. Anche adesso che, a Palazzo Baronale, ricostruisce per i giornalisti l’incidente e il gesto eroico con il quale, domenica 17 maggio, in un pub di Torre Annunziata, ha salvato la vita a Gennaro, un bambino di un anno e mezzo che rischiava di morire soffocato, gli si riempiono gli occhi di lacrime. 

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Antonio Martone con la famiglia

“Ripenso alle mie bambine e mi commuovo”, dice indicando Nicol e Victoria le figlie di 9 e 6 anni arrivate con la loro mamma, Anna Colace, al Comune di Torre del Greco per partecipare, con tutta la famiglia, all’applauso che il sindaco Giovanni Palomba, a nome della città, ha voluto riservare al padre-poliziotto eroe, consegnandogli anche un encomio. Accanto al primo cittadino, rende omaggio ad Antonio Matrone e al collega di pattuglia Antonio Pane, originario di Castellammare di Stabia, la prima dirigente del commissariato, Antonella Andria.

“Eravamo bloccati nel traffico”, ricorda Matrone, “quando siamo stati avvicinati da una ragazza che chiedeva aiuto per un bimbo che non riusciva a respirare. Erano le 19,45 di domenica scorsa. Sono sceso di corsa dalla volante e ho raggiunto il pub che mi era stato indicato. C’erano tantissime persone che si disperavano: tra questi anche i genitori di Gennaro che ormai era cianotico e incosciente. Una scena raccapricciante. Avevo due possibilità, portare il piccolo di corsa in ospedale o tentare la manovra di Heimlich per liberargli la trachea: aveva un pezzetto di patatina che gli impediva di respirare e non potevo perdere tempo prezioso. D’istinto ho preso il bambino, l’ho portato fuori, l’ho messo sul cofano della macchina e.. sono riuscito a salvargli la vita. Quando ha ripreso a respirare ho pianto di gioia, ero emozionato prima come padre e poi come poliziotto”.

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Antonio Martone (a destra) con il collega di pattuglia Antonio Pane

Una grande sensibilità, oltre che prontezza e professionalità, che ha spinto Giovanni Palomba a ricevere a Palazzo Baronale Antonio Matrone e il suo collega Antonio Pane – già premiati anche dal sindaco di Torre Annunziata – e a consegnare una l’encomio a Matrone, in qualità di cittadino torrese.

“Desidero esprimere”, dice il sindaco Giovanni Palomba, “un vivo apprezzamento per l’alto sentimento di altruismo dimostrato con prontezza ed efficienza dal nostro concittadino Antonio Matrone, nello svolgimento delle sue funzioni, quale atteggiamento e comportamento di chi ha la capacità morale di interessarsi al benessere ed alla sicurezza della collettività. Senza quell’intervento non ci sarebbe stato il lieto fine della vicenda”.

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L’assistente capo Antonio Martone con la dirigente del commissariato di Torre del Greco Antonietta Andria e il sindaco Giovanni Palomba

Non sono mancati inoltre, nel discorso del primo cittadino, accenni al ricordo della strage di Capaci che ventotto anni fa, scuoteva il Paese intero e le sue Istituzioni,  segnando, così, l’inizio di un crollo epocale:

“E’ per me un onore” conclude Palomba – consegnare il presente encomio ad un rappresentante delle Forze dell’Ordine per l’alto senso del dovere e di servizio dimostrato, in questo giorno particolarmente ricordevole nel quale immolarono la propria vita alla causa dello Stato e della Giustizia, il grande magistrato Giovanni Falcone, insieme agli uomini della sua scorta. Un esempio che dà lustro al popolo italiano”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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