20 Dicembre 2025

TikTok, accordo fatto: firmata l’intesa vincolante per la joint venture americana con Oracle e Silver Lake

Svolta decisiva per il futuro di TikTok negli Stati Uniti. In una comunicazione interna inviata giovedì ai dipendenti, il CEO Shou Chew ha confermato che la casa madre cinese ByteDance ha firmato accordi vincolanti per la creazione di una joint venture dedicata alla gestione dell’app sul suolo americano. La mossa, frutto di lunghi negoziati con l’amministrazione Trump, mira a scongiurare il bando definitivo della piattaforma e a trasferirne il controllo operativo e proprietario nelle mani di investitori occidentali.

Una nuova entità a maggioranza statunitense

Secondo quanto trapelato dal memo visionato da diverse testate americane, l’accordo prevede che la versione statunitense di TikTok diventi proprietà maggioritaria di investitori americani, risolvendo così le preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale che hanno tormentato l’azienda negli ultimi anni. Tra i protagonisti dell’operazione figurano il colosso tecnologico Oracle, il fondo di private equity californiano Silver Lake e la società di investimenti degli Emirati Arabi Uniti, MGX.

La nuova società, che prenderà il nome di “TikTok USDS Joint Venture LLC”, avrà un assetto proprietario ben definito: circa il 50% sarà controllato dal consorzio guidato da Oracle e Silver Lake, mentre poco più del 30% andrà agli affiliati di alcuni investitori storici di ByteDance. Alla compagnia cinese rimarrà una quota di minoranza pari a circa il 19,9%. Stando a fonti vicine al dossier, l’operazione valuterebbe la divisione americana di TikTok intorno ai 14 miliardi di dollari.

Governance e controllo dei dati

Il cuore dell’accordo risiede nella gestione della sicurezza. Chew ha specificato che la nuova entità sarà supervisionata da un consiglio di amministrazione composto da sette membri, con una maggioranza di cittadini americani. La joint venture avrà “diritto ed autorità esclusivi” su aspetti critici come la protezione dei dati degli utenti USA, la sicurezza degli algoritmi, la moderazione dei contenuti e la garanzia del software.

Un punto cruciale riguarda l’algoritmo di raccomandazione, vero motore del successo dell’app: la nuova società dovrà riaddestrarlo utilizzando esclusivamente i dati degli utenti americani, per assicurare che il feed sia libero da manipolazioni esterne. Oracle assumerà il ruolo di partner fiduciario per la sicurezza, con il compito di controllare e validare la conformità ai termini stabiliti per la sicurezza nazionale. Tuttavia, non tutto passerà sotto il controllo diretto della nuova JV: le attività commerciali globali, inclusi e-commerce, pubblicità e marketing, continueranno ad essere gestite dalle entità globali di TikTok controllate da ByteDance.

L’epilogo di una lunga saga politica

Questa firma rappresenta l’apice di una complessa battaglia legale e diplomatica. Le preoccupazioni che il legame tra ByteDance e il governo di Pechino potesse costituire una minaccia per la sicurezza nazionale avevano spinto il Congresso, con un sostegno bipartisan, ad approvare nel 2024 una legge che imponeva la vendita degli asset americani pena l’oscuramento dell’app. Nonostante la Corte Suprema avesse respinto il ricorso di TikTok basato sulla libertà di espressione, l’intervento dell’amministrazione Trump e i negoziati condotti dal Segretario al Tesoro Scott Bessent con il vice premier cinese He Lifeng hanno aperto la strada a questa soluzione di compromesso.

L’accordo quadro raggiunto a settembre ha permesso di ritardare l’applicazione del bando, fornendo il tempo tecnico necessario per finalizzare la transazione. L’obiettivo dichiarato dalle parti è di chiudere formalmente l’operazione entro il 22 gennaio 2026.

Reazioni e prossimi passi

La notizia è stata accolta con favore dai mercati, con le azioni di Oracle che hanno registrato un balzo superiore al 5% nelle contrattazioni after-hours. All’interno dell’azienda, la reazione del personale americano è stata descritta come generalmente positiva, mentre molti colleghi nelle sedi europee e asiatiche non erano ancora al corrente dei dettagli al momento della diffusione della notizia.

Resta ora da superare l’ultimo scoglio: l’approvazione formale di Pechino. Sebbene Donald Trump abbia lasciato intendere che il presidente Xi Jinping sia favorevole all’accordo, le autorità cinesi non hanno ancora dato un via libera ufficiale. Interpellato sulla questione, il portavoce del ministero degli esteri cinese Guo Jiakun si è limitato a rimandare alle autorità competenti, ribadendo che la posizione della Cina sulla questione TikTok rimane “coerente e chiara”. La transazione richiederà inevitabilmente il nulla osta regolatorio di entrambi i paesi prima di poter diventare operativa a tutti gli effetti.