Donna di 50 anni salvata al Maresca, l’ospedale Cenerentola dell’Asl Napoli 3 Sud

La paziente, dopo l’intervento è stata trasferita a Nola perché a Torre del Greco manca la rianimazione

ospedale-maresca-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca-e-dintorniÈ stato il Maresca di Torre del Greco, l’ospedale Cenerentola dell’Asl Napoli 3 Sud, a restituire la speranza ad una cinquantenne di Castellammare che ha rischiato di morire per una grave occlusione intestinale. A salvare la vita alla donna che era ricoverata al San Leonardo, sono stati gli specialisti e gli infermieri del nosocomio di via Montedoro che ogni giorno curano e assistono i malati nonostante le difficoltà organizzative e i mancati riconoscimenti economici e professionali. Veri disincentivi morali che, però, non fermano la macchina dei soccorsi.

Proprio come è accaduto la mattina di venerdì 12 marzo, quando gli specialisti di Torre del Greco, nel pieno della terza ondata Covid, hanno spalancato la porta della sala operatoria facendo parlare solo il cuore. Senza far troppi conti e ragionamenti sulla mancanza di una rianimazione e sulla paradossale assenza notturna, in tutta la struttura, di un medico anestesista, hanno eseguito in urgenza il delicatissimo intervento all’addome. Una laparotomia esplorativa che si è resa indispensabile per risolvere l’occlusione che rischiava di provocare danni irreversibili alla cinquantenne stabiese.

La donna, affetta da endometriosi intestinale, sei mesi fa era già stata operata al Policlinico di Napoli. Da qualche giorno era ricoverata al San Leonardo di Castellammare. Qui gli specialisti hanno tentato di aiutarla con una terapia medica che, però, non ha dato i risultati sperati. Perciò è maturata la decisione di intervenire chirurgicamente trasferendola a Torre del Greco dove è rimasta il tempo necessario a stabilizzarsi. Poiché di notte, al Maresca, non è previsto il turno dell’anestesista rianimatore – né l’ospedale è dotato di una rianimazione -, la paziente è stata accompagnata con un’ambulanza al nosocomio di Nola.

A eseguire l’operazione sono stati due chirurghi – Francesco Carrino e Giuseppe Santangelo – affiancati dagli specialisti Faro e Mauro, dall’anestesista Pietro Facciuto e dalle infermiere Carmen Montella, Marika Raiola e Nicola Onesti.

Intanto, dopo il consiglio comunale monotematico per parlare dei problemi legati al Maresca, la consigliera Romina Stilo ha lanciato una petizione su Facebook per chiedere l’utilizzo dei fondi del Recovery Fund, stanziati per la Sanità, al fine di “riattivare e di potenziare l’ospedale di Torre del Greco”. 

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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