Covid19, due sacerdoti con sintomi sospetti, due comunità parrocchiali in ansia

Sei persone in attesa del test a Santa Maria La Bruna

san-pietro-a-postiglione-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca-e-dintorniPaura tra i fedeli di due comunità parrocchiali che si trovano in località Santa Maria La Bruna a Torre del Greco. Ad alimentare i timori sono le condizioni di salute di due sacerdoti che manifestano sintomi influenzali che fanno temere un contagio da Covid19. Come il parroco della chiesa di San Vincenzo a Postiglione, che al momento si trova in ospedale a Boscotrecase in attesa, da tre giorni, di conoscere l’esito del tampone, anche un altro ha avuto febbre alta e difficoltà respiratorie, ma è a casa. Tuttavia, le autorità sanitarie hanno proceduto ad eseguire su entrambi i sacerdoti il test del nuovo Coronavirus. 

Una situazione allarmante perché intorno ai due sacerdoti (uno a san Vincenzo a Postiglione e uno della chiesa di Santa Maria La Bruna), ruotano tantissimi fedeli: le due parrocchie sono molto attive e frequentate a quanto pare da neocatecumenali che si spostano di frequente per ritiri spirituali e preghiere di gruppo. E non solo, sotto osservazione, ci sarebbero anche i familiari di uno dei due sacerdoti: genitori e fratelli sarebbero a letto con febbre alta e tosse. Ma questo non significa che siano tutti contagiati.

Dunque, solo a Santa Maria La Bruna sarebbero cinque le persone alle quali è stato fatto il tampone e che ancora aspettano di conoscere l’esito: due sacerdoti, una commerciante di 78 anni che frequentava la chiesa di san Vincenzo a Postiglione, il nipote commercialista di 47 anni e una maestra della scuola Angioletti che solo qualche settimana fa avrebbe perso i due anziani genitori a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. Altre venti persone, invece, sarebbero sotto osservazione.

A Torre del Greco centro, dove si sono sviluppati tre focolai, non va meglio. Ai venti contagi conclamati potrebbero aggiungersene altri nelle prossime ore: a complicare le cose la lentezza con la quale vengono comunicati gli esiti dei tamponi, un’attesa media per ogni paziente che va dai tre ai cinque giorni. Troppo per chi sta lottando contro la morte; troppo per chi sta in ospedale sospeso nel limbo delle incertezze e per i loro familiari che perdono ogni tipo di contatto. Troppo per medici e infermieri che, senza una certificazione tra le mani, non possono avviare le cure necessarie per aggredire questo maledetto virus.

E mentre all’ospedale Maresca tre persone sono ricoverate in isolamento con sintomi che farebbero pensare al contagio da Covid19, per altri due pazienti arriva una buona notizia: il tampone è risultato negativo sia per un giovane che era tornato dalla Spagna, sia per una persona anziana. 

Secondo la centrale operativa comunale sono 20 le persone che risultano contagiate a Torre del Greco.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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